L’agenzia delle Entrate istituisce una casella di posta per la segnalazione dei corrotti.

agenzia delle entrate

L’idea preconcetta di “fare la spia” – a metà strada fra il moralistico e il “mafiosetto” – impedisce fino ad oggi  che si affermi in Italia uno strumento di contrasto alla corruzione fra i più efficaci: la denuncia di fatti corruttivi in corso effettuata da chi ne venga a conoscenza, con la conseguente tutela dell’anonimato da parte dell’Amministrazione ricevente. E’ questa la figura del “Whistleblower” comunemente prevista e normata nei Paesi anglosassoni, che ne ricevono ampi benefici nella lotta alla corruzione. Va dato atto e merito all’Agenzia delle Entrate di aver posto in campo concretamente questa misura prevista dalla normativa anticorruzione dello scorso anno 2012, attivando una e-mail per raccogliere le denunce dei propri dipendenti  – vedi articolo de La Stampa del 15 dic 2014.  Il Presidente dell’Autorità anticorruzione, dr. Raffaele Cantone, è favorevole e sollecita l’attuazione in tutte le Amministrazioni delle “norme per il wistleblower previsto dal testo unico dei dipendenti pubblici per consentire a chi vuole denunciare illeciti di farlo in modo tutelato. Non è delazione ma assunzione di responsabilità» – vedi le sue dichiarazioni.

Noi di Nuova Etica pubblica siamo intervenuti più volte con articoli e saggi di approfondimento su questo strumento molto più efficace dei tanti “piani della trasparenza e dell’anticorruzione” che fioriscono ora ovunque.

Vedi: I whistleblowers, ovvero gli autori delle “soffiate”.

Vedi: l’anticorruzione in Europa: chi sono i collaboratori civici – Whistleblowers

Le attività “di interesse pubblico” di Mafia capitale.

Carminati

Per non perderne memoria nei prossimi giorni e mesi, quando pian piano si spegnerà il clamore mediatico, riportiamo, come un piccolo riassunto degli orrori di Mafia capitale, una serie di articoli di stampa, contenenti una sorta di lista delle attività pubbliche infiltrate dalla criminalità organizzata operante a Roma. In ognuna di queste storie c’è un motivo di fondo di  omessa gestione e controllo dei soldi dei contribuenti.

 L’impero della Cooperativa 29 giugno di Buzzi Corsera 13 dic 2014 – Sergio Rizzo.

AMA – gestione dei rifiuti in mano a Buzzi – La Repubblica 6 dic 2014 – Corrado Zunino.

Appalti alle Cooperative: 174 gare vinte in 10 anni da Buzzi – La Repubblica 6 dic 2014 -Tonacci e Vincenzi

Gestione dei profughi e dei Rom: 40 milioni fatturato annuo della banda – La Repubblica 5 dic 2014 – Tonacci e Vincenzi

Tangenti ai politici: libro mastro – La Repubblica 4 dic 2014 – Fabio Tonacci

Servizio giardini – in Procura il dossier – Il Messaggero 11 dic 2014 – Errante e Menafra

Metro C – il sistema dei subappalti dell’opera da 3,7 miliardi – La repubblica 14 dic 2014 – Daniele Autiieri

Eur spa – La maxi gratifica a Mancini di 63 mila euro – La Repubblica 13 dic 2014 – Paolo Boccacci

Gestione scuole comunali Multiservizi l’alleanza tra il ras Buzzi e le ‘ndrine – La Repubblica 12 dic 2014 – Autieri e Favale.

Autorizzazioni a edificare : gli interventi di Carminati – La Repubblica 7 dic 2014 – Mauro Favale

Ostia: collegamenti fra ‘ndrine e banda Carminati – Il sole 24 ore 14 dic 2014 – Roberto Galullo

Porto di Genova come porta d’ingresso della cocaina sudamericana – La Stampa 14 dic 2014 – Marco Grasso

 

MAFIA CAPITALE descritta dal New York Times

NYT

Riportiamo il testo integrale, in lingua originale e tradotto in italiano, dell’articolo sullo scandalo “Mafia Capitale” apparso sul New York Times dell’11 dicembre  con la firma di Elisabetta Povoledo.

 Italy Gasps as Inquiry Reveals

Ostia e la mafia – inchiesta de la Repubblica

OSTIA

Ostia è uno degli epicentri del sistema criminale di Roma capitale. Ne avevano scritto  approfonditamente Federica Angeli e Carlo Bonini de La Repubblica in un’inchiesta del giugno 2013. Rileggiamo quell’articolo – Ostia assediata dai clan – regna l’omertà.

 

Le notizie di quell’inchiesta sono state poi confermate in occasione dei 16 arresti del marzo 2014 di componenti del clan FASCIANI (vedi qui).

Leggiamo anche notizie su Carmine Fasciani, il boss di Ostia condannato a 13 anni.

Oggi siamo in attesa di rivelazioni in ordine ai rapporti di buon vicinato fra i clan di Ostia e la rete di Massimo Carminati.

 

Rimossi tre funzionari della Sovrintendenza di Siracusa.

 

Porto di Siracusa

Riportiamo l’articolo di Gian Antonio Stella, pubblicato sul corriere della Sera dell’8 novembre 2014, che riferisce la vicenda di tre funzionari della Sovrintendenza di Siracusa  rimossi dall’incarico dopo aver negato l’autorizzazione alla costruzione di un secondo porto a Siracusa e di 71 villini in zona archeologica di inedificabilità assoluta.

Tralasciando altre considerazioni sull’evidente ingiustizia e sullo scempio che impunemente può essere fatto delle parti più belle del nostro Paese, ci limitiamo a due osservazioni  più strettamente legate alle attuali logiche prevalenti di gestione della cosa pubblica: 1. lo status della dirigenza pubblica, che dovrebbe essere il baluardo della legalità nella gestione degli interessi pubblici, è debolissimo nella legislazione attuale e consente ai vertici delle Amministrazioni di rimuovere a piacimento qualunque dirigente sia d’impaccio a piani e progetti di dubbia natura (vedi il contesto legislativo nell’articolo presente in questo  sito sui rapporti fra politica e dirigenza – clicca qui);  2. il contesto dei “poteri locali” disseminato sul territorio della Repubblica si mostra estremamente permeabile alle infiltrazioni di “gruppi di interesse economico organizzato”: questi ultimi dispongono di potere finanziario, di armi “legali” e di capacità d’infiltrazione nei vertici politici delle Amministrazioni pubbliche, tali da travolgere qualunque tentativo di resistenza opposto alle loro trame.

Gian Antonio Stella – Via da Siracusa i sovrintendenti che non volevano il mega porto.

 

Mala Pa – Il Modello Reggio: motivazioni della sentenza Scopelliti.

Scopelliti

A pendant del contributo precedente sui rapporti fra politica e dirigenza pubblica, pubblichiamo il testo di 300 pagine della sentenza Scopelliti, con le motivazioni della condanna inflitta all’ex Governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. Cosa c’entra la dirigenza pubblica? E’ presto detto: molte delle nequizie perpetrate da Scopelliti furono materialmente attuate dalla dr.ssa Orsola Fallara, ex-dirigente dell’ufficio finanza del Comune di Reggio Calabria, morta suicida alla fine dell’anno 2010: gli avvocati della difesa nella loro arringa hanno sostenuto la completa estraneità del loro assistito, dichiarando che “la responsabilità fu solo della dirigente“…..I morti, come noto, non possono difendersi. Clicca qui per approfondire.

Riportiamo, infine, un articolo di Paolo Pollicheni, pubblicato sul “Corriere della Calabria” del 24 ottobre 2014 sui contenuti della motivazione della condanna: clicca qui per comprendere come si può fare strame della pubblica amministrazione.

Anche questa è Italia.

I Whistleblowers, ovvero gli autori delle “soffiate”.

Diffondiamo un saggio del 2008 di Sonia Mecenate sulla tematica dei whistleblowers, i testimoni di fatti di corruzione. Il termine inglese è sconosciuto ai più e forse sarebbe meglio tradurlo col più familiare “autori delle soffiate“. Alcuni potranno magari confondere questa figura con quella dello “spione”, ma non è così: nei paesi dove i meccanismi anticorruzione sono ben funzionanti (si vadano in questo sito gli Atti del Seminario OCSE del 2012) i whistleblowers  sono il cardine dei meccanismi di tutela della moralità in un ufficio e i motivi sono (dovrebbero essere) di facile comprensione: quando si viene, magari casualmente e per vie traverse, a conoscenza di un grave fatto corruttivo, è difficile all’interno dell’ordinario sistema di relazioni  poter contribuire a sradicare le mele marce, anche perché possono essere coinvolte persone in posizione di potere dentro l’ambiente di lavoro: la legislazione sui whistleblowers, invece, delinea un sistema di riservatezza e di tutele per chi decida di denunziare un fatto corruttivo. In Italia c’è traccia di tutto ciò nel concreto?

 Sonia Mecenate – I whistleblowers.

Il sistema dei controlli di regolarità amministrativo contabile degli atti di Regioni e Comuni.

cropped-Logo-ETICAPA.jpg

Il mondo amministrativo dei Comuni ha acquisito un forte potere e rilevanza nel nostro sistema istituzionale, tanto da “mandare” il Sindaco di Firenze e un ex Presidente dell’ANCI ai vertici delle Istituzioni. La ventata di novità per la pubblica amministrazione  non deve, tuttavia, far dimenticare che, anche e soprattutto nelle autonomie locali, nella legislazione amministrativa attuale si annidano dei “bachi” legislativi di pericolosità non ancora sufficientemente evidenziata. Continua a leggere

EXPO e M.O.S.E.: i controlli moltiplicano la corruzione.

Risultati immagini per m.o.s.e. veneziaPubblichiamo il link di un articolo apparso sul  blog “Le Formiche” , scritto da Riccardo Ruggeri, ex top manager della FIAT, sulla problematica dei controlli sulla corruzione, vista dal versante delle aziende private.

Riccardo Ruggeri: perché i controlli moltiplicano la corruzione. 

 

EXPO’ 2015- Il ruolo delle istituzioni pubbliche.

angelo paris

C’è un personaggio che  nella tangentopoli EXPO 2015 attrae attenzioni minori dei vari Frigerio e Greganti: Angelo PARIS. Eppure l’ormai dimissionato ex Direttore della pianificazione e acquisti EXPO 2015 spa è stato fino a 5 giorni fa il vertice operativo -sottordinato solo al Commissario Sala – di tutti i lavori in corso: era lui che decideva in magna pars l’organizzazione, l’agenda dei lavori e l’assegnazione degli appalti previsti per un importo di 2,129 miliardi di euro (vedi qui DPCM_15_giugno 2012 All_1): denaro del contribuente – è innanzitutto necessario specificare – affidato in gestione ad EXPO’ 2015 s.p.a (vedi).  E’ ad Angelo Paris che la “cupola” affaristica Greganti-Frigerio-Grillo si rivolgeva per pilotare l’assegnazione dei lavori alle ditte prescelte. E lui poneva una sola condizione pattizia alla sua collaborazione: “vi dò tutti gli appalti che volete se mi favorite“. Continua a leggere

LA DENUNCIA DI UN REATO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

 

mazzette

Pubblichiamo un articolo del Fatto quotidiano on line del 1° dicembre 2013, di Gherardo Liguori, che affronta in tutti i suoi aspetti la tematica della denuncia degli illeciti penali commessi in uffici pubblici. Si può facilmente concludere, dalla lettura del testo e dei suoi allegati, che nel nostro Paese si confondono le cose con il risultato di non riuscire a cambiare alcunché. Non è chiaro infatti nella legislazione vigente il confine esistente fra “obbligo di denuncia” di un reato, delazione, e segnalazione riservata ai superiori gerarchici. Soprattuto quest’ultima modalità di azione, nota nel mondo anglosassone come “Whistelblowing” (“fischiettìo”) riceve lì adeguati supporti dal punto di vista della tutela e della riservatezza del dipendente che segnala in via riservata illeciti di cui sia venuto a conoscenza. Negli U.S.A. sono previsti anche incentivi economici a beneficio di chi segnali illeciti di forte entità finanziaria. Qui in Italia solo le timide e inconcludenti disposizioni all’articolo 54 bis del d.lgs 165/2001, introdotte dalla Legge 190 dello scorso anno 2012.

Fatto quotidiano – Obbligo di denuncia, delazione, esercizio di whistelblowing

 

Trasparenza, Etica e Anticorruzione.

Il 25 settembre scorso è stata organizzata presso la LUISS Business School di Roma una “Giornata di Formazione e Sensibilizzazione” promossa da Transparency International Italia sulle tematiche di Trasparenza, Etica Pubblica e Anti Corruzione, rivolta a tutti i Dirigenti della Pubblica Amministrazione  per l’applicazione della legge 190/2012. Il tema della prevenzione della corruzione è centrale e strettamente connesso all’incremento dell’efficacia e dell’efficienza degli apparati pubblici  in una logica di recupero di competitività per il Paese.

 PROGRAMMA del convegno del 25 sett 2013

LUISS – trasparenza, etica, anticorruzione

Tranparency international – Whistlesblowing

 

MORALITA’ TRASPARENZA E CORRETTI COMPORTAMENTI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

 

PCDM_Funzione_pubblica

Un percorso che potremmo definire “Dalla Convenzione ONU del 2003 al Piano nazionale anticorruzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2013”. Questo percorso, composto per ora solo da una consistente mole di disposizioni pattizie internazionali, di leggi e di regolamenti nazionali, è rimesso a questo punto alla prova della sua efficacia concreta. Il Piano nazionale anticorruzione, del quale si può consultare la relative sintetica configurazione  – Piano naz anticorruz_slides della Presidenza del Consiglio 2013 – contiene disposizioni dirette a ciascuna singola Amministrazione con implicazioni fortemente incisive nel vivo delle rispettive tecnostrutture. Funzionerà?

Nel compendio normativo qui riepilogato forniamo gli estremi di tutte le più recenti disposizioni di legge inerenti a trasparenza, incompatibilità, inconferibilità di incarichi, misure anticorruzione, codice di comportamento degli impiegati pubblici.

Normativa su corruzione incompatibilità trasparenza

Circolare n 1_2013 ANTI CORRUZIONE.

PIANO NAZIONALE ANTI-CORRUZIONE 2013.

allegato 1 _soggetti azioni e misure finalizzati alla prevenzione della corruzione_ 6 settembre 2013

allegato 2  – aree e sottoaree di rischio 6 settembre 2013

allegato 3 tabella esemplificazione rischi 6 settembre 2013

allegato 4 elenco esemplificativo misure ulteriori 6 settembre 2013

allegato 5 tabella livello di rischio

allegato 6 principi uni iso 31000 2010

Regione Lombardia – Lo scandalo della Fondazione MAUGERI

Lo scandalo “Formigoni”, scolorito ormai nella memoria comune, non ha fornito, come la maggior parte degli scandali urlati di questi anni, alcun elemento solido di riflessione sul funzionamento della macchina amministrativa nel nostro Paese. Ciò forse dipende dall’indugiare dell’attenzione  su elementi di colore e dalla scarso interesse ad indagare su elementi di sistema.  Il collage di articoli che viene presentato qui sotto cerca di evidenziare (anche “fisicamente” con un evidenziazione in giallo)  fattori strutturali quali entità del danaro pubblico coinvolto e i flussi: in altri termini il modo in cui con atti amministrativi adottati da una pubblica amministrazione si promuovono e strutturano gli affari di soggetti privati. E’ illuminate anche l’intreccio fra amministrazione e  politica dei vari protagonisti. Non emerge per nulla, il ruolo di eccellenza della Fondazione Salvatore Maugeri,  Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) che opera nelle aree della tutela della salute, dell’ambiente di lavoro e della medicina riabilitativa, si avvale di oltre 50 laboratori scientifici e la cui sede principale è a Pavia e gli altri istituti sono distribuiti fra Lombardia, Piemonte, Liguria, Campania e Puglia. Nè emerge, infine, il profilo sostanziale dei due intermediatori d’affari Pierangelo Daccò (su costui viene solo ritagliata la caricatura del nababbo, buona solo per i gonzi) e Antonio Simone -quest’ultimo consustanziale al movimento popolare di Comunione e Liberazione: abbiamo lasciato l’ultima parola a lui, nell’intervista che gli fece “la Stampa” a due giorni dalla scarcerazione senza aver reso alcuna confessione….Non c’è solo Primo Greganti del PCI nella storia degli scandali d’Italia!!!

Un’ultima domanda, niente affatto provocatoria: un efficiente sistema di anticorruzione avrebbe evitato tutto questo?

Inizio indagini ed arresti aprile 2012

200 milioni alla Fondazione Maugeri

VACANZE CENE CAPODANNI

Antonio Simone

Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Emanato il decreto del Presidente della Repubblica.

DPR n 62 del 16 aprile 2013 Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Convegno promosso da “Noi Rete Donne”.

Mercoledì 12 giugno 2013 
Sala delle Bandiere del Parlamento Europeo (ore 15,00/18,00)
Via IV Novembre, 149 – Roma

 Corruzione e illegalità. Il NO delle donne

Testimonianze e riflessioni per una etica pubblica e nella politica
Secondo appuntamento tematico, ideato e organizzato dalla rivista ‘NOIDONNE’ e da  ‘Noi Rete Donne’.

Introducono e coordinano: Daniela Carlà e Tiziana Bartolini.

Intervengono:

Sottosegretario Filippo Patroni Griffi; On.le Rosa Russo Iervolino, Cons. Ermanno Granelli, Prof.ssa Francesca Minerva, Andrea Pancani (Vice Direttore La7 News).

Contributi di: Dr.ssa Serena Angioli, Prof.ssa Alba Dini e Dr.ssa Sonia Mecenate.

Nel corso del convegno sarà distribuita la pubblicazione degli Atti del primo incontro (Senato, 13 novembre 2012)

Marisa RODANO

Daniela CARLA’

Tiziana BARTOLINI

Roberta MORRONI

info e contatti :

Daniela Carlà – danielacarla2@gmail.com 

Roberta Morroni  morronir@libero.it 

Tiziana Bartolini – tbartolini@noidonne.org  (cell 345 4209085)

profilo Facebook ‘Noiretedonne’

Seminario promosso dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Patroni Griffi sull’anticorruzione

locandina-seminario-su-corruzione-palazzo-vidoni-2012

Pubblichiamo la videoregistrazione degli interventi al seminario tenutosi il 23 marzo 2012 a Palazzo Vidoni, presso la Sede del ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione

Inroduzione del Ministro Filippo Patroni Griffi

Roberto Garofoli – Capo di Gabinetto del dipartimento della Funzione pubblica

Luciano Hinna – Componente della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche

Sabino Cassese – Giudice della Corte Costituzionale

Rolf Alter – Direttore della Public Governance Territorial Development dell’OCSE

Sabino Cassese: Regole e amministrazione pubblica.

In primo piano

sabino-cassese

Pubblichiamo l’intervento del prof. Sabino Cassese al Convegno “Regole e Pubblica Amministrazione”, tenutosi nel marzo 2013 al Dipartimento della Funzione Pubblica. L’argomento centrale dell’intervento trae spunto dall’analisi dei fenomeni di illegalità nelle amministrazioni pubbliche

clicca qui per vedere il video.