Quattro interviste sulla digitalizzazione nella pubblica amministrazione

Sul numero 11 dello scorso luglio della nostra rivista on line “Nuova Etica Pubblica”, diretta da Daniela Carlà, sono comparse quattro interviste ad altrettanti personaggi di vertice del panorama pubblico: il presidente dell’ISTAT, Giorgio Alleva, il presidente dell’INAIL, Massimo De Felice, il commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale, Diego Piacentini e il presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro. Le riproponiamo qui di seguito:

Il Blockchain e il suo utilizzo nel mondo pubblico

Per i molti, fra cui chi scrive, che conoscono poco il termine Blockchain, oltre che al rinvio alla voce relativa su Wikipedia, può essere sufficiente sapere che “la catena di blocchi” realizza una condivisione protetta fra blocchi di informazioni appartenenti a differenti banche dati. Continua a leggere

Il numero di luglio 2018 della rivista Nuova Etica Pubblica

Pubblichiamo il numero 11 di luglio 2018 della rivista dell’Associazione Nuova Etica Pubblica diretta da Daniela Carla’. Il tema principale e’ costituito dalla DIGITALIZZAZIONE, INFORMAZIONE E DATI nelle pubbliche amministrazioni. Le interviste – curate da Daniela Carla’, Guido Melis, Rosa Calipari e Vanna Palumbo – sono ai massimi livelli con i presidenti di ISTAT, Giorgio Alleva, di INAIL, Massimo De Felice, del Commissario per l’attuazione dell’Agenda Digitale, Diego Piacentini e el Presidente del Garante pr la protezione dei dati personali, Antonello Soro. Continua a leggere

Regolamento UE sulla protezione dei dati – GDPR

E’ errato in vigore lo scorso 25 maggio 2018 il “Regolamento generale sulla protezione dei dati” , approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio d’Europa con il numero 679 del 25 maggio 2016. Il suo acronimo GDPR sta per “General Data Protection Regulation“. Riportiamo qui sotto il testo del Regolamento in lingua italiana. Continua a leggere

La classifica delle città italiane “intelligenti”

Il ForumPA organizza ogni anno nel mese di ottobre una manifestazione nazionale per presentare l’Icityrate, rapporto annuale con la valutazione/classifica delle condizioni ambientali e di vita delle città italiane. Il rapporto viene gestito attraverso la piattaforma tecnologica “Asset“, facente capo a IcityLAB (vedi qui il sito web). Continua a leggere

Il buon utilizzo dei big data nelle pubbliche amministrazioni

Come spessissimo accade, le innovazioni introdotte nel gran mondo digitale diventano qui in Italia ottime occasioni per avveniristici convegni e per lanci di prodotti informatici sul mercato. Poi magari sfugge alla gran maggioranza delle persone il significato stesso delle nuove locuzioni introdotte. Ma guai a farlo vedere!!….
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Telecom Italia e Open Fiber: cosa accade nel mondo delle fibre ottiche?

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La strategia digitale del nostro Paese è problema di portata strategica ( vedi qui “la strategia per la crescita digitale 2014-2020). Dal sito Formiche.net è da linkiesta.net riprendiamo due articoli che evidenziano la scarsa coordinazione fra aziende che fanno capo allo Stato italiano.

Articolo di Arnese e Zapponini su FORMICHE.NET – perché ENEL non vuole entrare nella rete Telecom?

Articolo su “Linkiesta” : ENEL contro TIM, la tragicomica battaglia sulla banda larga

Guido Melis – lo storico nella Rete

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La gestione delle fonti è la base stessa del lavoro di Guido Melis, professore al’Università “La Sapienza” e storico dell’Amministrazione pubblica italiana. Ma l’esplosione incontrollata della “Rete” propone scenari completamente inaspettati a chi da sempre basava il proprio lavoro d’indagine sulla consultazione metodica di supporti cartacei, Continua a leggere

I rapporti fra burocrazia e mondo digitale.

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Riportiamo un articolo di Paolino Madotto sui rapporti fra due mondi che hanno ancora difficoltà a “parlarsi”.   Burocrazia e digitale, un binomio che può funzionare.

Le perplessità sul “sistema SPID”

Lucchetto digitale

Con buona pace dei 1.030.294 concittadini che l’Agenzia per l’Italia digitale accredita come fruitori di questo servizio pubblico (vedi) dubitiamo che i restanti 59 milioni  conoscano i contenuti e le funzioni del “sistema SPID”, cui possono potenzialmente usufruire tutti i maggiorenni. Continua a leggere

Il Ministero dei Beni e Attività culturali descritto da Lorenzo Casini.

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 Il Ministero dei Beni e Attività culturali e del Turismo (MiBACT) vive un momento di grande effervescenza, da porre in relazione all’impulso che il Ministro Dario Franceschini Continua a leggere

Il self service digitale nelle pubbliche amministrazioni.

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Pubblichiamo volentieri il link a un articolo del dr. Paolino Madotto riguardante i piani di un importante “player” del modo digitale, finalizzati a una strategia complessiva che addirittura prevenga i bisogni del cittadino utente nei confronti delle pubbliche amministrazioni: una strategia che, sfruttando il patrimonio ormai ingentissimo di dati Continua a leggere

Chi consiglia il Presidente dell’INPS Boeri?

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Lasciano increduli le dichiarazioni rese dal Presidente dell’INPS Boeri nella giornata del 26 novembre 2015 alla Commissione Anagrafe Tributaria della Camera dei Deputati (clicca qui): egli ha criticato – per meglio dire: attaccato – il Governo della Repubblica, suo datore di lavoro, per avere quest’ultimo inserito nella Legge di Stabilità una disposizione che “limita al 50% le spese informatiche di parte corrente dell’INPS“: ciò indurrebbe a “dimezzare l’importo di 198 milioni di euro in budget per le spese informatiche incomprimibili” e “impedirebbe di accendere i macchinari e di erogare servizi“. Scenario apocalittico, visto che l’Istituto gestisce circa 23 milioni di lavoratori assicurati, eroga mensilmente circa 21 milioni di prestazioni previdenziali e assistenziali, per una spesa complessiva annua di circa 350 miliardi di euro. Peccato che un esame solo superficiale del testo letterale “incriminato” ( vedi qui i punti 279-282 del maxi-emendamento del Governo, che hanno riproposto con modifiche  i contenuti dell’articolo 29 del ddl licenziato nello scorso ottobre  – clicca qui commi 279-282 A.S._2111_MAXI_1.9000) smentisce una simile lettura: il senso delle disposizioni sta nel fatto che le spese informatiche di tutte le pubbliche amministrazioni devono essere ricondotte all’azione della CONSIP s.p.a. e, soprattutto, a un programma triennale di acquisto di beni e servizi informatici, gestito dall’AGID, contenente “per ciascuna amministrazione o categoria di amministrazioni l’elenco dei beni e servizi informatici per la gestione corrente” con particolare riferimento a quelli che rivestono “particolare rilevanza strategica“. Il dimezzamento al 50%, in tale contesto, varrà solo per le spese effettuate fuori tale procedura centralizzata (vedi punto 282). Non solo, è qui impossibile parlare di “tagli” perché gli importi complessivamente risparmiati potranno essere “utilizzati dalle medesime amministrazioni prioritariamente per investimenti in materia tecnologica“. Per cui la spesa informatica complessiva della PA non diminuirà, ma muterà quanto al suo oggetto e – perlomeno così auspica il Governo – alla sua qualità. Nè – come invece affermato dal Presidente dell’INPS – sono mancate in questi mesi le spiegazioni circostanziate della ratio di questi provvedimenti ( vedi l’articolo web sull’argomento dello scorso ottobre 2015 –clicca qui –   e il dossier dell’Ufficio studi Senato in riferimento all’articolo 29 sopra citato – clicca qui). Avanziamo un’ipotesi: Boeri ha parlato ieri avendo presente il testo – molto diverso – dell’originario articolo 29 del ddl di stabilità dello scorso ottobre 2015 (vedi qui), che tuttavia era stato già modificato dal maxi-emendamento del Governo e regolarmente approvato dall’Assemblea di palazzo Madama il 20 novembre scorso. Uno scivolone clamoroso.

Chi o che cosa ha indotto Tito Boeri ad esporsi contro il Governo in modo così marcato e plateale e, soprattutto, senza uno straccio di supporto testuale alle affermazioni fatte? L’articolo de “Il Fatto quotidiano” di ieri 27 novembre probabilmente  spiega il vero motivo (clicca qui) per il quale alcuni “consigliori” hanno inteso “mal consigliare” il malcapitato Boeri. Rimane tuttavia la nostra domanda : chi “consiglia” Boeri nelle sue prese di posizione “tranchant“? Si potrebbe pensare a qualche collaboratore interno, se non si tenesse conto che, proprio su questo tema specifico, si erano già pronunciati (tuttavia sul testo precedente a quello emendato in Senato) la Confindustria (vedi qui le dichiarazioni di Elio Catania – clicca qui) e la CGIL (clicca qui)….comunque, alla fine, solo Tito Boeri rimane con il cerino in mano…..

Giuseppe Beato

L’uso dello strumento digitale e la percezione della Pubblica amministrazione nel nostro Paese.

Milano finanza

La pubblica amministrazione nel nostro Paese non gode nel suo complesso di grande prestigio presso l’opinione pubblica. C’è una percezione diffusa degli uffici pubblici come soggetti “ostili” e “arroganti” nei confronti di cittadini, professionisti e imprese. Questi umori sono ben rappresentati dall’articolo comparso su Milano Finanza dello scorso 4 novembre 2015, che qui riproduciamo. Si parla dell’uso invalso in molte pubbliche amministrazioni  di utilizzare lo strumento informatico per scaricare sull’utenza l’onere della certificazione di stati di fatto e situazioni. Continua a leggere

Mariana Mazzucato – Lo Stato finanziatore dell’innovazione.

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Non bisogna essere ossessionati dal “mito” delle startup, ma occorre allargare lo sguardo e sviluppare un ecosistema innovativo nel quale le imprese appena nate riescano a crescere attraverso un’interazione tra investimenti pubblici e privati. E scriverlo è Mariana Mazzucato che ha approfondito nel suo testo “Lo Stato innovatore” – vedi qui – il ruolo degli investimenti pubblici nello sviluppo dell’economia digitale. Citando gli esempi della Gran Bretagna, ella conclude che non devono essere enfatizzate le startup o gli imprenditori in quanto tali, ma l’ecosistema innovativo entro il quale operano e dal quale dipendono…..tutti discorsi –  comunque – “in arabo” rispetto all’Italia, paese in cui gli investimenti pubblici sono in caduta libera (vedi qui).

Vedi qui la sintesi dell’articolo pubblicato sull'”Economist” nel marzo 2014

L’agenda digitale del Governo Renzi

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Il Governo Renzi si sta dimostrando particolarmente attivo nel campo dell’informatica digitale. Ne sono prova, non solo le previsioni presenti all’articolo 1 della legge delega del pubblico impiego (che tuttavia appartengono sempre alla categoria della “legge come annuncio” della  “legge- buone intenzioni” di cui notoriamente è lastricata la via dell’inferno) Continua a leggere

Statistiche dell’Italia digitale

fibra ottica

Un settore in cui il Governo si mostra particolarmente attivo è quello dell'”Italia digitale” – vedi qui sito AgidPrima dei programmi in cantiere e in esecuzione, forniamo qui alcuni riferimenti statistici che descrivono alcuni grandi fenomeni attuali dell’Italia digitale.

 Utilizzo di internet in Italia distinto per genere , classi di età e ripartizione geografica – fonte Agid Strategia crescita Italia digitale 2015

 Utilizzo con regolarità di internet – confronto con Europa- fonte Agida, Strategia di crescita Italia digitale 2015

Banda-larga-fissa NGA in Europa

Utilizzo – in % della popolazione – della tecnologia NGA per la rete fissa, che garantisce collegamenti a minimo 30 Mbps  – clicca qui

AgID – la trasparenza nelle nomine.

paolino madotto

L’Agenzia per l’Italia digitale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri è un ente  istituito con decreto legge n. 83, convertito nella legge n. 134/2012. Ha ereditato le competenze del Dipartimento per la Digitalizzazione e l’Innovazione della Presidenza del Consiglio, dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, di DigitPA e dell’Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione per le competenze sulla sicurezza delle reti. Vedi qui il sito dell’Agenzia.

Quale contributo informato e qualificato sul funzionamento dell’Agenzia e, più in generale, del Governo che la esprime, pubblichiamo un articolo del dr. Paolino Madotto in ordine ai criteri di nomina utilizzati per individuare il Direttore dell’Agenzia.

Paolino Madotto – Una nomina trasparente a direttore dell’Agid

 

Francesco Caio – Lo Stato nel digitale

pa digitale - Francesco Caio

Francesco Caio è un notissimo manager italiano. Nato nel 1957, ha percorso sin qui una brillante e veloce carriera in Italia all’estero. Dal 18 maggio 1914 è ad delle Poste Italiane; dal giugno 2013 al marzo 2014 era stato consulente del presidente del Consiglio Letta per la realizzazione dell’Agenda digitale. Di quell’esperienza, delle sue enormi potenzialità, del progetto che, se non verrà lasciato cadere, potrà letteralmente cambiare l’Italia, scrive ora in un agile librino (96 rapide pagine) appena uscito perMarsilio nella collana “I grilli”: Lo Stato nel digitale. Come l’Italia può recuperare la leadership in Europa. Continua a leggere