La lepre e la tartaruga: l’economia italiana dal dopoguerra a oggi

Antonella Crescenzi, economista, già dirigente MEF responsabile dei documenti di programmazione economica nazionale, ha presentato ieri il suo ultimo lavoro: “La lepre e la tartaruga”. Il libro  accompagna il lettore lungo un percorso a direzione inversa: dal 1945 al 1992  il processo di “convergenza” dell’economia italiana rispetto ai Paesi più avanzati (U.S.A., Inghilterra, Francia) e dal 1992 in avanti il processo inverso di “divergenza” che ha portato il nostro Paese ad essere il fanalino di coda dei Paesi OCSE in termini di PIL. Per quanto riguarda il  processo di “divergenza” – che coincide precisamente con il decorso della cosiddetta “seconda repubblica” – valga come sintesi massima la seguente slide fra quelle pubblicate qui sotto, che descrive alla perfezione il tonfo della nostra economia, non solo rispetto agli U.S.A., ma anche rispetto agli altri paesi che hanno adottato l’Euro.

Hanno commentato questo iter storico: Nicola Scalzini –  che fu Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega per le aree urbane nel 1995-96, nonché diretto collaboratore di Giuliano Amato nel 1992;  Valeria Ferroni, già funzionaria esperta per la predisposizione dei documenti programmatici del MEF e Ottavio Ricchi dirigente presso il Dipartimento del Tesoro. Si segnala anche un breve e significativo intervento del Maria Cannata, Direttore del Dipartimento del Debito Pubblico del MEF. In ultime un’osservazione assai pertinente di Nicola Masi già dirigente al C.I.P.E.. Di seguito le videoregistrazioni degli interventi:

Presentazione di Antonella Crescenzi

Intervento di Nicola Scalzini

Intervento di Valeria Ferroni

Intervento di Ottavio Ricchi

Intervento di Maria Cannata

Intervento di Nicola Masi

LA LEPRE E LA TARTARUGA slide

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