La tela di Penelope delle Province.

tela di Penelope

Più che il “gattopardo” , nel caso dell’abolizione delle Province (riforma “Delrio”) sembra vedere all’opera Penelope con la sua tela: a cinque mesi dalla promulgazione della Legge 7 aprile 2014 n. 56 siamo ancora alle battute iniziali per il trasferimento  di competenze e risorse umane alle Regioni, ai Comuni o alle Aree metropolitane, secondo volontà rimesse alla legislazione di ciascuna singola Regione. Non si tratta qui di esprimere giudizi preconcetti sull’azione del governo, ma solo di osservare un percorso nel quale non è possibile vedere oggi prospettive chiare, ma solo incerti progressi di medio percorso.

Pubblichiamo le farraginose “clausole di accordo” della Conferenza unificata Stato Regioni – da considerare sostanzialmente come fonti del diritto “affiancate” alla legge – , le successive ottimistiche dichiarazioni del Ministro per gli Affari regionali Lanzetta, una valutazione negativa presente sul “Fatto quotidiano” del 18 settembre e un’articolo di del prof Luigi Olivieri n ordine all’aleatorietà del numero di trasferimenti in mobilità annunziato dal Governo

11 settembre 2014 – Testo dell’Accordo Governo Regioni in Conferenza unificata per l’individuazione delle funzioni da trasferire dalle Province

LANZETTA 11 sett 2014: raggiunto un importantissimo accordo –

LANZETTA al Mattino del 18 sett 2014 sulle Città metropolitane.

Il Fatto quotidiano del 12 sett 2014 – Province, via il nome restano le funzioni.

Province: la strada dei trasferimenti dei dipendenti è ancora lunga – Luigi Olivieri su LeggiOggi.it

Massimo Cacciari – Tutto il potere in mano al Sovrano?

cacciari

A pensarci bene, ciò che colpisce di questo corsivo dell’Espresso (n. 36, 11 sett 2014 – vedi qui sotto) non è tanto che le affermazioni provengano da un filosofo, quanto soprattutto il fatto che siano pronunciate da uno che ha fatto il Sindaco di Venezia per 5 anni, e che, vivaddio, l’Amministrazione pubblica la conosce.

Massimo Cacciari, partendo dall’idea di “governo dello Stato” nel pensiero del Presidente Renzi – tutta incentrata quest’ultima sul “primato della politica”, analizza il rapporto fra politica e dirigenza pubblica italiana.

Cacciari afferma fra l’altro: “…..che la nostra pubblica amministrazione sia inefficiente risulta da dati di fatto incontestabili: giustizia, costi per fare impresa, addirittura per pagare le tasse, per ottenere ogni sorta di servizi. Ma ciò non dipende forse, oltre che dal coacervo e sovrapposizione di leggi illeggibili (perché non si è partiti dalla “semplificazione”?), proprio dal fatto che non si è mai voluto una burocrazia preparata, intelligente, responsabile, e se ne è sempre auspicata la “obbedienza”?..”. Con ciò egli pone il problema, mai risolto, del ruolo della dirigenza pubblica in Italia: mero strumento di attuazione della volontà del principe, oppure, come in Francia e in Inghilterra, compagine “forte-dotata di senso dello Stato e perciò di responsabilità nei confronti dell’autorità politica”? Sullo sfondo del ragionamento di Cacciari si intravede anche il pensiero di un altro grande maître a penser: Giuseppe De Rita, il quale, già 4 mesi fa aveva individuato nelle linee di riforma della Pa del governo Renzi il persistere della tendenza alla progressiva esautorazione dei corpi intermedi della società civile, che cominciò a manifestarsi negli anni ’80 nel corso dell'”era Craxi” (vedi qui dal Corsera del 6 maggio 2014).

 Massimo Cacciari – Se tutto il potere finisce in mano al sovrano – 5 sett 2014.

 

Riforma della PA: il tentativo di Fanfani nel 1961.

il mondo

Il prof. Guido Melis ci ha inviato il testo di un articolo del Mondo, glorioso settimanale di attualità politica pubblicato a Roma fra il 1949 e il 1966: l’articolo in questione tratta di una circolare inviata da Amintore Fanfani a tutte le amministrazioni pubbliche per la ricognizione di tutti i “cumuli di incarichi” e delle “società in cui lo Stato ha partecipazione economica“, allo scopo di favorire la moralizzazione e l’eliminazione del favoritismo e della discriminazione nei pubblici uffici.

Melis ci presenta così l’articolo: “C’è qualcosa di nuovo oggi nell’aria, anzi di antico. Rileggendo “Il Mondo” diretto da Mario Pannunzio, nella rubrica “La Porta stretta”, giugno 1961, una sorprendente “finestra storica” su temi non proprio ancora superati. Vale la pena di rileggere.”.

Il redattore capo del Mondo era Ennio Flaiano, autore del celebre aforisma: “La situazione politica in Italia è grave, ma non è seria“….un gufo ante litteram…..

 Luca su “Il mondo” del 13 giugno 1961- Incarichi ministeriali

Sabino Cassese – GOVERNARE GLI ITALIANI: storia dello Stato.

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Pubblichiamo, a cura di Antonio Zucaro, la recensione del testo di Sabino Cassese, Governare gli Italiani – storia dello Stato, nel quale l’autore ripercorre tutte le fasi successive del dispiegarsi dell’azione dello Stato italiano  – come somma di istituzioni pubbliche di governo della comunità –  dall’Unità d’iItalia in poi. L’ attenzione è posta soprattutto su due temi: la forza (o la debolezza, a seconda dei casi) dell’istituzione “Stato” nel corso della storia nazionale e, oggi, nei confronti delle Istituzioni internazionali le quali, attraverso un complesso sistema di regole in qualche modo imbrigliano e orientano la sovranità degli Stati nazionali.

Particolarmente interessanti e azzeccati i riferimenti specifici alla “burocrazia ministeriale“, composta  “dalle burocrazie ministeriali in senso proprio….da sempre strutturalmente deboli ” e da un “nomenklatura” costituita ” dai capi di gabinetto, categoria quest’ultima che ai corpi burocratici è sostanzialmente esterna, tranne qualche eccezione” e che è “cresciuta di peso come tramite fra una politica debole e un’amministrazione sottomessa”.

 Recensione del libro di Sabino Cassese: Governare gli Italiani – anno 2014.

 

Le sentenze civili della Corte di Cassazione on line.

Corte di Cassazione

Un bel segnale di Amministrazione vicina al cittadino viene dato dalla Corte di Cassazione con un nuovo sistema on line di ricerca e consultazione on line delle sentenze civili. Il sistema  Italgiure find fu introdotto più di 20 anni fa fra i primi di questo genere. Tuttavia era erogato a pagamento. Oggi lo troviamo all’indirizzo web riportato qui sotto.

http://www.italgiure.giustizia.it/sncass/

Visita a Caprera: il letto di Garibaldi rivolto a Nizza

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Quelli che amano l’Eroe dei due Mondi visitano in Sardegna la sua casa di Caprera (e lo splendido museo inaugurato nell’isoletta lo scorso 2011), unico “benefit” che il Generale Giuseppe Garibaldi si concesse dopo aver regalato l’Italia ai Savoia. Piace qui riprodurre la foto del suo letto che lui volle fosse rivolto al mare, in direzione di Nizza dove era nato…chissà perché esistono pochissime foto di questo luogo bellissimo, né l’occhiuta vigilanza interna consente che vengano effettuate (regole del Ministero dei Beni culturali vien detto)…. ai più piacciono altri tipi di vedute…questioni di gusti.

I settant’anni dei nati nel ’43.

goivani vecchi

Riportiamo un fondo di Mario Deaglio pubblicato sulla Stampa del maggio 2013 che fotografa, crediamo fedelmente, la situazione psicologica e storica della generazione cresciuta subito dopo la seconda guerra mondiale, prima trionfante e battagliera ora chiusa in un crepuscolo tutto sommato inglorioso.

1943- 2013 – La generazione perfetta compie settant’anni

Decreto legge 24 giugno 2014 n. 90 – Conversione in Legge 114 dell’11 agosto.

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Pubblichiamo il testo del Decreto legge con le modifiche approvate dai due rami del Parlamento.

Decreto legge 24 giugno 2014, n. 90 , convertito in Legge 11 agosto 2014, n. 114

Il Forum pa in merito alla riforma della pubblica amministrazione

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Fra le voci in campo sulla riforma della pubblica amministrazione ci sembra utile segnalare l’editoriale di Carlo Mochi Sismondi pubblicato lo scorso 23 luglio 2014 su “Saperi.Forumpa” in ordine al disegno di legge di riforma ancora non ufficialmente consultabile presso fonti ufficiali. Ci sembrano prevalere le critiche, condivisibili peraltro, soprattutto dal punto di vista della mancanza di un vero quadro d’insieme nella visione della pubblica amministrazione futura.

Editoriale Forum Pa – Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche: cosa c’è e cosa manca nel disegno di legge delega – clicca qui.

 

Nuova etica pubblica – numero 2 della rivisita dell’Associazione.

Pubblichiamo il numero 02 di “Nuova Etica Pubblica“, rivista dell’Associazione diretta da Daniela Carlà, che si occupa dei problemi attuali delle pubbliche amministrazioni. In stretta correlazione con il lancio della nuova riforma della Pa da parte del Governo Renzi il tema prescelto è quello della valutazione.

In evidenza l’intervista ad Angelo Rughetti, Sottosegretario di Stato per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione.

Buona lettura.

 Rivista Nuova Etica Pubblica – luglio 2014

Riforme nella pa italiana – dal Rapporto Giannini agli anni ’90.

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Intervento di Guido Melis per il Formez -anno 2003 –  sull’evoluzione e i problemi aperti dell’amministrazione italiana. Undici anni dopo i problemi sono identici.

 Melis – Dal rapporto Giannini agli anni ’90

Valore del patrimonio immobiliare pubblico e rendimenti.

Patrimonio immobiliare pubblico del valore di 281 miliardi, parallelamente ad una spesa per affitti pari a un miliardo di euro l’anno. Ma questo è un dato di stima a cura della Ragioneria generale elle Stato, che ha avviato un censimento presso tutte le amministrazioni pubbliche sugli immobili di proprietà. Il 40 % delle Amministrazioni non ha ancora comunicato l’ammontare del proprio patrimonio immobiliare.

 Fubini Mania su Corriere della Sera 7 apr 2014 -Stime RGS del patrimonio immobiliare pubblico

Regioneria generale dello Stato – Patrimonio dello Stato – informazioni e statistiche – dic 2013

Il punto sulle riforme in corso promosse dal governo Renzi.

L’articolo di Enrico Marro pubblicato sul Corriere della Sera del 16 giugno 2014 ci pare riepiloghi bene la situazione delle riforma lanciate dal Governo in carica.

 Enrico Marro Corsera – La strada in salita delle riforme

Anticipazioni sul testo di riforma della PA

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VEDI ADESSO L’ANTEPRIMA DEI TESTI DI DL E DDL varati in Cdm 13 giu 2014 (clicca qui)

Si parla di decreto legge di 26 articoli. Pubblichiamo una bozza del 7 giugno scorso in circolazione e alcune anticipazioni giornalistiche sui contenuti del testo in discussione al Consiglio dei Ministri di domani 13 giugno 2014.

 Riforma PA bozza del 7 giugno 2014

La Stampa 12 giu 2014 -mobilità obbligatoria entro i 100 Km

Corriere della Sera 12 giu 2014 – Contenuti della bozza di riforma

Sole 24 ore Sanità 12 giu 2014 – anticipazioni e commenti.

 

Piattaforma ufficiale del Governo per l’incontro coi Sindacati del 12 giugno 2014

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I 44 punti della riforma della pubblica amministrazione – al varo nel Consiglio dei Ministri di domani – diventano 45. Pubblichiamo il documento inviato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in relazione all’incontro con i Sindacati di oggi 12 giugno 2014 e un resoconto del Sole 24 ore sulla conferenza stampa dei Sindacati nella giornata di ieri 11 giugno.

 Documento governativo per riforma pa – sindacati 

Conferenza stampa CGIL-CISL-UIL – 100.000 giovani da assumere

Toh, chi si rivede: il Generale Spaziante!

Alberto Statera, sullo scandalo MOSE, giustamente ci richiama sulla nostra memoria corta collettiva….allora andiamo a rinfrescarcela con una vecchia inchiesta di  Carlo Bonini de La Repubblica del maggio 2007: l’oggetto fu la richiesta dell’allora Vice Ministro dell’Economia Vincenzo Visco di rimuovere Spaziante da Capo di Stato maggiore della Guardia di Finanza. Ne nacque un putiferio politico al termine del quale Spaziante rimase al suo posto (vedi qui sotto).

Poi c’è l’interessamento di Valter Lavitola per una promozione di Spaziante a numero 2 della Guardia di Finanza (vedi qui sotto).

Ma le articolazioni opache non risalgono solo a quei tempi. Basta leggere l’articolo di oggi dello stesso Alberto Statera su La Repubblica, riguardante la nomina in corso del nuovo Direttore dell’Agenzia delle Entrate al posto di Attilio Befera. Sullo sfondo un altro tentato mega accorpamento (uno dei tanti di quelli che i problemi non li risolvono ma li creano): Agenzia delle Entrate con Equitalia: un mostro da 48.000 dipendenti pubblici. Gruppo politico promotore del relativo disegno di legge: Movimento 5Stelle….Facite ammuina!

Ultima considerazione: fra gli indagati percettori di bustarelle nelle inchieste Mo. S.E. ed EXPO’ 2015 , oltre ad alti ufficiali della Gdf, figurano anche alti dirigenti pubblici (vedi qui)

 Guardie e ladri – Alberto Statera su La Repubblica 6 giugno 2014

LINKIESTA – Renzi fermi il mostro Equitalia- Agenzia delle Entrate- 27 maggio 2014.

Intrighi e guerre di potere: La Repubblica del 23 maggio 2007

Gianluca NUZZI su Il Giornale del 22 maggio 2007 – Così Visco cercò di fermare la Finanza

Telefonata di Lavitola dell’ottobre 2009 a favore della promozione di Spaziante a n 2 della Guardia di Finanza

 

 

MO. S.E. – Amministratori onesti cercansi

mose venezia

Qui sopra l’elenco dei politici, Magistrati contabili e Ufficiali di finanza indagati per corruzione sui lavori del MO.S.E. (clicca qui).

Fra i tanti articoli relativi allo scandalo ne riproduciamo due che portano ad evidenza la tesi da noi sempre sostenuta: una legislazione che opera deroghe alle garanzie ordinarie previste per gli appalti pubblici favorisce e potenzia le occasioni di malaffare. Sarebbe una semplice affermazione di buon senso, tuttavia in questo Paese devono accadere fatti gravissimi perché possa prevalere il buon senso e il corretto ragionare.

Cacciari: lavori in regime di emergenza criminogeni per natura

Armando Danella, ex responsabile della salvaguardia della laguna – Mose puzzava di marcio già nel 2006

Tuttavia gli scandali MO.S.E. ed  EXPO’ 2015 ci raccontano anche un’altra verità più dura: che, qualunque sia il contesto giuridico di riferimento, esso è destinato ad essere travolto se il livello morale, non solo della classe dirigente, ma di tutti non è capace di “tenere”. E’ necessaria – ormai è chiaro – una rigenerazione morale di questo Paese, a tutti livelli.

GUIDO MELIS – SERVONO ANCORA I PREFETTI?

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Pubblichiamo un intervento sul “Sole 24 ore” del 6 maggio 2014 di Guido Melis, professore universitario alla Sapienza di Roma ed ex deputato del Partito democratico nella scorsa legislatura, sulla funzione delle Prefetture e sulla prevista diminuzione del loro numero a 40.

 PREFETTURE IMPORTANTE RUOLO DI RACCORDO

Alle considerazioni del prof. MELIS sulla necessaria funzione di raccordo svolta dalle Prefetture fra governo centrale e Autonomie locali, ne aggiungiamo una ulteriore di contesto: il “modello di riferimento teorico di lettura della pubblica amministrazione” che prevale ormai nelle fila del Governo Renzi (rappresentato in parte prevalente da ex amministratori locali, cominciando dallo stesso Presidente del Consiglio) è intriso da una forte insofferenza per “lo Stato centrale” – i “Ministeri”, i “Sovrintendenti alle belle arti”, le “Prefetture”, i “Segretari comunali”(che hanno la colpa storica di essere transitati dai ruoli del Ministero dell’Interno”). Con una visione fortemente partigiana, a loro si imputano tutti gli impacci che rallentano l’azione delle Autonomie locali e, alla fine, la riforma stessa della pubblica amministrazione. E’ una visione errata e fuorviante che, come al solito, tende a gettare il bambino insieme all’acqua sporca. Se una certa istituzione presenta dei problemi, l’impulso prevalente é sempre quello di “levarla di mezzo”, piuttosto che riformarla e renderla consona ai tempi. Grave errore. E mancanza di prospettiva ampia. Si ritiene che i problemi della pa siano annidati solo nell’Amministrazione centrale. Invece, le società partecipate, lo smantellamento dei controlli sugli atti di spesa avvenuto negli ultimi dieci anni, i mille piccoli e grandi rivoli di corruzione presenti in tutta la pubblica amministrazione, le lentezze e i ritardi anche negli atti di Regioni e Comuni consiglierebbero di non orientare l’opinione pubblica all’individuazione del solito colpevole, ma di procedere alla valutazione e risoluzione dei problemi lì dove si presentino.