Riforma del Titolo V della Costituzione – Stato dei lavori.

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Pubblichiamo il testo elaborato dal Servizio studi della Camera dei deputati in data 26 febbraio 2015, recante lo stato dei lavori parlamentari sul ddl costituzionale n. 2613/2014 di riforma del Titolo V della Carta costituzionale.

 Febbraio 2015 – riforma costituzionale.

Corruzione e dirigenza precaria

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Comincia a farsi strada – nelle pieghe degli articoli di qualche grande Organo di stampa – il concetto costituzionale secondo cui la precarizzazione della dirigenza pubblica attraverso l’esondazione di incarichi a tempo determinato senza concorso e un’applicazione futura dei ruoli unici della dirigenza come anticamera di licenziamenti sia un pericolosissimo “aiuto” all’aumento della corruzione negli appalti pubblici e al predominio della cattiva politica.

Pubblichiamo l’articolo del “Fatto quotidiano ” di ieri 7 aprile 2015 che riprende concetti ben noti a chi frequenta il nostro sito.

Amministrazione clientelare per legge

Concorso pubblico per lavorare nelle istituzioni UE con retribuzione 4300 euro.

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Questo annunzio di concorso – pubblicato sul sito www.la legge per tutti.it (clicca qui) – è dedicato ai nostri giovani in gamba che cercano un posto di lavoro adeguato al loro impegno e merito, ma non hanno le conoscenze utili per essere assunti in qualche società partecipata.

ddl 1577/2014 – il testo proposto dalla 1a Commissione permanente il 2 aprile 2015

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Pubblichiamo il testo integrale del ddl 1577/2014 proposto per la discussione in aula dalla 1a Commissione Affari costituzionali del Senato.

ATTENZIONE: l’articolo sulla dirigenza pubblica è ora il 9.

 ddl 1577 del 2014 presentato in aula Senato 2 aprile 2015

Pareri delle Commissioni del Senato

Comunicato stampa sul ddl Madia – Ass Allievi SSPA, AGDP, Nuova Etica Pubblica

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Anticorruzione – i whistleblower, uno strumento concreto per combatterla.

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Volendo essere “rozzi” fino in fondo, la legge n. 190 del 2012 ha prodotto sopratutto carte e atti-proclama sui programmi di trasparenza che ciascuna Amministrazione pubblica intende mettere in campo. Intanto la corruzione impera sovrana, i grandi scandali si susseguono con cadenza mensile e non si vede all’orizzonte alcun segnale di inversione di tendenza. Eppure esiste, nella legislazione anglosassone, una modalità di contrasto alla corruzione chiara ed efficace: la “soffiata tutelata”, volendo qualificare in un Italiano comprensibile la figura del whistleblower, sulla quale più volte ci siamo soffermati in questo sito (vedi articolo di Sonia Mecenate – clicca qui – e una rassegna della legislazione esistente – clicca qui).

Su questo tema pubblichiamo un link alla Voce.info, articolo di Vitalba Azzolini del 24 marzo 2015 – clicca qui – nella quale vengono analizzate le ritrosie moralistiche che impediscono che anche nella nostra legislazione venga introdotto questa fondamentale strumento di contrasto, che negli Stati Uniti consente di recuperare il 15-30% dell’importo complessivo recuperato dai fatti di corruzione scoperti.

Giurisdizione della Corte dei Conti sulle Società partecipate.

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La giurisprudenza della Corte dei Conti ci evidenzia i contenuti del dibattito in corso su un tema decisivo di civiltà giuridica e di legalità generale: la responsabilità degli amministratori delle Società partecipate per i danni procurati al finanziatore pubblico nella propria attività. La Corte, con buona pace dei suoi detrattori, è un presidio sicuro di garanzia per la tenuta delle finanze pubbliche, anche nel contesto del patto di stabilità dell’Unione europea: l’intervento giurisdizionale pubblico è indispensabile per contrastare il pericolo che si producano sacche sempre più vaste di deroga alle norme di garanzia di buona amministrazione del danaro pubblico.

Sul tema è in pieno svolgimento un’approfondita interlocuzione con la Corte di Cassazione, nella sua qualità di giudice della giurisdizione, la quale invece ha più volte affermato il difetto di giurisdizione della Corte dei conti “in ordine all’azione di risarcimento danni subiti da una società a partecipazione pubblica…non essendo in tal caso configurabile, avuto riguardo a l’autonoma personalità giuridica della società, né un rapporto di servizio tra l’agente e l’ente pubblico titolare della partecipazione, quand’anche totalitaria, né un danno direttamente arrecato allo Stato o ad altro Ente pubblico” (si veda per tutte La Sentenza Cass n 7374 del 2013 civile a Sezioni unite difetto giurisdizione Corte dei Conti). In risposta a tale linea interpretativa, La prima sez giurisdizionale centrale della Corte dei Conti – con la sua Sentenza n. 178 del feb 2015  (vedi qui) – sviluppa condivisibili argomentazioni a contrario, tutte incentrate sulla titolarità sostanziale delle risorse finanziarie detenute dalle società partecipate, sugli obblighi nazionali scaturenti dall’articolo 126 del TFUE di Lisbona e, infine, richiamando le stesse linee interpretative adottate dalla Cassazione in ordine agli enti pubblici economici (Sez unite n 19663 del 2003 -vedi), alle società in house (Civile sez. unite n 26283 del 2013 – vedi), all’ANAS (Civile sez unite n 71 del 2014 – vedi): in tutte queste pronunce la Corte di Cassazione ha deciso per la giurisdizione in capo alla Corte dei Conti. Difficile sostenere che per le Società a prevalente partecipazione pubblica possa valere una regola diversa.

Mariana Mazzucato – Lo Stato innovatore

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Clicca qui per ascoltare il dibattito fra Mariana Mazzucato e Francesco Giavazzi

Le tesi contenute nello “Stato innovatore”, successo editoriale dell’Economista italo-americana Mariana Mazzucato spiegate da lei stessa in una lettera al Premier italiano Matteo Renzi.

Ciò che piace delle teorie della Mazzucato è la sua visione del ruolo dello Stato, non  un’entità neutrale e amorfa, che svolge le sole funzioni regolatrici e di fornitore di servizi sociali, ma soggetto innovatore, leva vivace, finanziatore e volano della crescita e delle opportunità economiche del mercato. Per sostenere tale tesi la Mazzucato analizza nello specifico le esperienze dello Stato più liberista del mondo, gli U.S.A…..e dimostra che le più fantastiche evoluzioni nel mondo informatico non si sarebbero mai verificate se non ci fosse stato un “accredito” iniziale, un'”incentivo economico mirato” verso quei progetti che manifestavano prospettive e scenari nuovi e originali.

 Caro premier

Il legame fra leggi sbagliate e corruzione

CORRUZIONE  a norma di legge

Una tematica chiaramente emersa dagli ultimi scandali (Expo2015, Roma Mafia e Infrastrutture): quella del collegamento – della consustanzialità per meglio dire – fra disposizioni di legge “eccezionale”, superfetazione normativa e sistemi corruttivi in Italia.

Sul punto segnaliamo tre contributi di approfondimento:

1.il libro di Francesco Giavazzi e Giorgio Barbieri “Corruzione a norma di legge” (Vedi qui la breve intervista agli autori);

2. L’intervento del magistrato Carlo Nordio sul Mattino del 16 marzo scorso, nel quale viene sottolineato lo stretto collegamento fra le leggi esistenti, numerose, ingarbugliate, contraddittorie,incomprensibili e la facilità con la quale queste caratteristiche consentono di vessare un cittadino e un’impresa e/o di chiedergli un compenso illecito (leggi qui l’articolo).

3. l’analisi specifica, effettuata della nostra Associazione, sulla “legislazione di supporto” che ha consentito a EXPO2015 di derogare da tutte le norme di legge sugli appalti. (Vedi qui: EXPO’2015: il sistema degli appalti in deroga).

Scalfari – lo spoils system non è il rimedio.

SCALFARI

Eugenio Scalfari contro lo spoils system e capace di delineare il profilo storico della storia della mancanza di autonomia della pubblica amministrazione in Italia. Per chi ha una certa età – come chi scrive – il fondo della domenica  su La Repubblica costituisce un appuntamento di “sacralità laica”, come l’omelia dei sacerdoti nelle Messe domenicali. Figuriamoci poi se il celebrante ci intrattiene sulla tematica dello spoils system nella dirigenza pubblica italiana, sostenendo come noi  da sempre che “far ruotare i burocrati…é una proposta molto discutibile“!

                              Eugenio Scalfari 22 mar 2015 – come battere la coruuzione e come costruire la nuova Europa   

Analisi d’impatto delle politiche pubbliche

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Pubblichiamo qui di seguito una serie di saggi prodotti dall’Osservatorio AIR sugli argomenti trattati nel convegno di domani 23 marzo 2015

 Osservatorio AIR_Annuario_2013 – Analisi d’impatto e altri strumenti per la qualità della regolazione.

Le proposte del Presidente dell’INPS per nuovi interventi sul Welfare italiano

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Riproponiamo l’intervista integrale al Presidente INPS Tito Boeri, ieri ospite di Otto e mezzo. Egli ha tracciato un quadro d’insieme delle proposte in materia di previdenza e di protezione sociale che l’Istituto metterà in campo nei prossimi mesi.

Su tutte prevale in Boeri l’idea di tutelare la categoria in maggiore difficoltà in questo frangente storico : la classe dei lavoratori in età fra i 55 e i 65 anni, che ha maggiore difficoltà a trovare un nuovo lavoro quando lo perde, ma è ancora lontanissima dalla pensione. L’onere quantificato per tale operazione ammonta a circa 1,5 miliardi di euro, da reperire all’interno dello stesso sistema di protezione sociale amministrato dall’Istituto. Sotto attenzione le pensioni elevate liquidate in modo più favorevole rispetto al sistema di calcolo contributivo.

Tito Boeri otto e mezzo 20 marzo 2015 – Video integrale

La riforma della dirigenza pubblica fatta dai titoli a effetto dei Grandi quotidiani

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La riforma delle pubbliche amministrazioni (vedi qui il documento della nostra Associazione) non potrà essere mai conclusa con un minimo di probabilità di successo fino a quando sarà attraversata da scandali, come quello recentissimo del Ministero delle Infrastrutture, seguiti da interventi sconclusionati nei Grandi quotidiani nazionali come quelli di Massimo Gramellini. Pubblichiamo senza ulteriori commenti l’articolo in questione, la risposta data da un dirigente pubblico, nonché  le precedenti polemiche sul punto presenti sui quotidiani La Repubblica e Il Corriere della sera. Sotto il gran polverone c’è la totale ignoranza sulle dinamiche vere della pubblica Amministrazione italiana. Studino di più le “grandi firme”: non é certo offrendo a una pubblica opinione giustamente inferocita la figura di un “colpevole” che potrà essere risolto qualsivoglia problema.

Massimo Gramellini su La Stampa – Funzionari oscuri e politici imbelli

Le Formiche.net – “Caro Gramellini” di Alfredo Ferrante

La Repubblica 16 mar 2015 – Madia “Lo stato licenzierà i dirigenti inadeguati”

La Repubblica 17 mar 2015 – La rivolta dei dirigenti “Volete licenziarci per dare i posti a chi è lottizzato”

Nuova Etica pubblica 9 marzo 2015 – Il Corriere della Sera e i dirigenti pubblici.

Giuseppe De Rita sul Corriere della Sera del 10 marzo 2015 – “Una politica debole senza una dirigenza pubblica forte”.

Agenzia delle Entrate e Corte costituzionale – Sentenza n 37 del 2015

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La Corte costituzionale con la Sentenza n 37 del 25 febbraio 2015 vedi qui il testo –  ha messo una pietra tombale sul tentativo dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane di mantenere  la prassi in atto da anni di forzare un principio costituzionale (articolo 97)  reclutando in funzioni dirigenziali senza concorso pubblico: è stato , infatti, dichiarato incostituzionale l’articolo 8, comma 24, del decreto legge n 16/2012, convertito in Legge n 44/2012 – vedi qui il testo – che, in buona sostanza, rinviava a termini indefiniti  l’applicazione del principio dell’assunzione dei dirigenti delle Agenzie solo tramite concorso pubblico, con la sola deroga consentita dell’articolo 19 comma 6 del d. lgs 165/2001.

La sentenza della Corte costituzionale consegue all’Ordinanza di rimessione sulla costituzionalità della norma in questione effettuata dal Consiglio di Stato – vedi qui Sent. n. 5451 del 2013 –  a seguito dell’impugnativa alla sentenza del T.A.R. Lazio n. 6884/2011 (vedi qui testo) che aveva dichiarato illegittimo l’articolo 24 del Regolamento generale dell’Agenzia delle Entrate che consentiva “provvisoriamente“… “la stipula di contratti individuali di lavoro a termine” (vedi qui testo), senza indicare alcun termine. In buona sostanza l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle dogane eludevano da più di 10 anni il principio costituzionale del concorso pubblico e procrastinavano ad libitum l’indizione e/o la conclusione dei concorsi a dirigente già espletati mantenendo senza limiti di tempo in posti dirigenziali  funzionari che mai avevano sostenuto un concorso pubblico per accedere alla funzione dirigenziale.

La sentenza della Corte costituzionale, ci pare, va ben al di là del pur gravissimo caso esaminato (n. 767 incarichi di dirigente su 1.143 totali  conferiti illegittimamente) e dichiara implicitamente che il regime della dirigenza pubblica fissato dalla Carta costituzionale ha forme e finalità diverse dalla dirigenza delle imprese private, perché qui prevale l’esigenza della garanzia dell’imparzialità e degli interessi generali della collettività sul criterio del “rapporto fiduciario” col vertice politico. Chi dimentica questi principi può facilmente imbattersi in scandali tipo EXPO 2015, M.O.S.E., Odevaine, “Incalza” (che non era un dirigente di carriera, si noti), in ognuno dei quali erano all’opera dirigenti non di carriera reclutati dalla politica senza concorso.

Aspettiamo anche che la Corte costituzionale sia chiamata a pronunciarsi sull’articolo 11, comma 1 del D.L. n 90/2014 convertito in Legge n 114/2014, che consente ai di reclutare il 30% della dirigenza delle Amministrazioni regionali e comunali con contratti di lavoro a tempo determinato (vedi qui: Roma Mafia: tre questioni di natura amministrativa).

Associazione allievi SSPA – analisi degli emendamenti DDL Madia

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Pubblichiamo un link al sito dell’associazione Allievi SSPA, con una franca e decisa analisi sugli emendamenti proposti dall’on. Pagliari al testo del disegno di legge n 1577/14 di riforma della pubblica amministrazione.

Servizio studi Senato – Ultimi emendamenti al ddl 1577/2014

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VEDI QUI IL TESTO DEL DDL 1577 RICOSTRUITO A SEGUITO DEGLI EMENDAMENTI IN COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI A TUTTO IL 18 MARZO 2015.

Pubblichiamo la sintesi dei recenti lavori in Commissione Affari costituzionali sul ddl 1577/2014, curata dal Servizio studi del Senato.

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Giuseppe De Rita – Una politica debole senza una dirigenza pubblica forte.

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Riconosciamo al Corriere della Sera l’onestà intellettuale di aver pubblicato ieri il pensiero , come sempre lucido e folgorante, del prof. Giuseppe De Rita, presidente del CENSIS, a proposito del dibattito in corso, di scarsissima qualità, sui rapporti fra politica e burocrazia pubblica. Una politica che non possa contare su una sua oligarchia, su una tecnocrazia, su una buona burocrazia, è una politica letteralmente inerme, destinata a restare su un decisionismo di massima, talvolta puro esercizio di annuncio“.  Invece oggi la politica ritiene di poter salvaguardare la propria funzione  precarizzando la dirigenza pubblica (vedi qui).

 Corriere della Sera 10 mar 2015- De Rita: politica inerme senza la burocrazia