Alleghiamo il nostro comunicato in ordine allo schema di decreto legislativo approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 25 agosto 2016.
Comunicato dell’ associazione Nuova Etica Pubblica
Alleghiamo il nostro comunicato in ordine allo schema di decreto legislativo approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 25 agosto 2016.
Comunicato dell’ associazione Nuova Etica Pubblica
Proseguiamo nella rassegna di opininoni varie sulla riforma costituzionale 2016, riportando l’intervento dell’onorevole Roberto Morassut, pubblicata su “L’Unità” del 14 agosto 2016. Continua a leggere
Chi vuol sorridere un po’, dia un’occhiata al documento di programmazione strategica 2014- 2018 della National Aeronautic and Space Administration, meglio conosciuta come NASA. Continua a leggere
Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni furono gli artefici della redazione e della diffusione clandestina (Ursula Hirschmann) nel pieno corso della seconda guerra mondiale, del progetto “Per un’Europa libera e unita“, poi noto come il Manifesto di Ventotene (vedi storia). Continua a leggere
Presentiamo il rapporto annuale 2014 di una delle Agenzie indipendenti cardine del sistema amministrativo federale U.S.A., che gestisce il sistema delle assunzioni in servizio e delle retribuzioni degli impiegati del “civile service”
2014-summary-of-performance-and-financial-information
L’economista Veronica De Romanis, accreditata nel passato come consigliera nel think tank del Presidente del Consiglio, non è nuova, invece, all’esposizione di critiche molto forti all’impianto della riforma della Pubblica Amministrazione Continua a leggere
La stampa di ieri ha dato ampio spazio alla notizia che il decreto delegato sulla dirigenza pubblica è stato rinviato al Consiglio dei ministri di fine mese, riportando voci per cui il rinvio sarebbe dovuto alle resistenze dell’ alta burocrazia ministeriale rispetto agli incarichi a termine ed al ruolo unico.
Nuova Etica Pubblica, al riguardo, ribadisce le preoccupazioni già manifestate in occasione del varo della legge delega e torna ad affermare la necessità che il decreto contenga la previsione del diritto all’ incarico. Ovvero, che ogni dirigente pubblico, alla cessazione dell’ incarico rivestito, in assenza di una valutazione negativa sul suo operato ha diritto ad un nuovo incarico di importanza equivalente a quella del precedente, come previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro tuttora vigente.
Il presupposto è che vanno realizzate “ valutazioni indipendenti, serie e perciò credibili “ ( Sergio Rizzo, Corriere della sera ) vedi qui. Senza le quali, non può accadere che, nel gioco dell’ assegnazione dei nuovi incarichi, un dirigente possa restare fuori e finire nel ruolo unico anche se il suo operato precedente non ha dato luogo a censure.
Che ciò non possa accadere non lo diciamo noi, ma una giurisprudenza costante della Corte costituzionale. Repetita iuvant.
Riportiamo il testo degli articoli recenti di stampa con un leit motiv unico: “le pubbliche amministrazioni non funzionano perché non funziona la dirigenza“. Il teorema va corretto: le pubbliche amministrazioni non funzionano perché il complessivo impianto della pubblica amministrazione é congegnato male e perché nessun politico, né alcun movimento di opinione – e neanche la stessa dirigenza pubblica, questo va onestamente riconosciuto – è stato fino ad oggi capace di guardare “al di là delle Alpi” e imparare da chi è più avanti di noi “come si fa”.
Il Sole 24 ore -Il Governo accelera ma é alta la tensione sulla dirigenza.
Il Messaggero – La rivolta dei dirigenti pubblici blocca la riforma.
La Repubblica – Licenziabilità incostituzionale: dirigenti pubblici sulle barricate.
Il Sole 24 ore – Legge Madia, un passo avanti importante e una frenata – Il Sole 24 ORE
Pubblichiamo la traduzione in lingua italiana dei 9 principi di “merit system” che – in base a quanto previsto dal Codice delle leggi pubbliche U.S.A. – presiedono al rapporto di pubblico impiego nell’Amministrazione federale. Continua a leggere
Pubblichiamo volentieri il link a un articolo del dr. Paolino Madotto riguardante i piani di un importante “player” del modo digitale, finalizzati a una strategia complessiva che addirittura prevenga i bisogni del cittadino utente nei confronti delle pubbliche amministrazioni: una strategia che, sfruttando il patrimonio ormai ingentissimo di dati Continua a leggere
Il Presidente dell’INPS Tito Boeri, sempre così sensibile ai problemi degli “ultimi”, si sarà accorto che gli ultimi di “casa sua” sono i dipendenti di fascia B di altre amministrazioni, reclutati in INPS per supportare le attività delle sue Sedi operative e rispondere ai problemi dell’utenza? Continua a leggere
Le vicende della pubblica amministrazione sono diventate negli ultimi anni un ottimo pretesto per slogan mediatici e propaganda politica a basso costo. Per cui, se il Presidente del Consiglio parla in televisione di “furbi che vanno puniti” e “merito non è una parolaccia“, senza far intravedere alcuna misura efficace capace di rendere più efficiente le pubbliche amministrazioni, l’INPS, per bocca del suo Presidente Tito Boeri, parla addirittura di rivoluzione Continua a leggere
Riportiamo il testo dell’articolo di Alberto Stancanelli, pubblicato sul sito di ProDemos – clicca qui – sulla riforma costituzionale. L’autore milita fra i fautori del SI’. Continua a leggere
Vecchi dirigenti pubblici di carriera, quali noi siamo, avvampano d’imbarazzo al pensiero che un testo di legge – predisposto negli uffici di un Ministero e consegnato, prima ai responsabili politici e istituzionali, poi alla Gazzetta ufficiale – possa essere infarcito con ben 181 refusi, fra quali anche errori di ortografia. Continua a leggere
Rinviamo al sito Corriere.it nel quale é pubblicato l’articolo del prof. Sabino Cassese sulla situazione in Turchia – clicca qui. Nel condividere appieno i suoi contenuti – anche con riferimento al concetto secondo cui “ciascun Paese deve rispondere anche agli altri Paesi e alla comunità internazionale dei propri atti in materia di salvaguardia dei diritti e della democrazia” – esprimiamo la nostra solidarietà con le decine di migliaia di colleghi turchi, funzionari, magistrati, poliziotti, docenti, licenziati ” ad nutum “, senza procedure di sorta, solo per il venir meno del rapporto di fiducia con il Sultano di Istanbul, che si pretende più forte dopo il fallito colpo di Stato militare.
Il divario sociale ed economico del Sud Italia è la prova sonante del fallimento di tutte le politiche pubbliche dei Governi italiani dall’Unità ad oggi. Dall’omologazione all’ordinamento statale sabaudo ottenuta attraverso la repressione delle sue povere popolazioni (il 99% dei meridionali erano contadini) da parte delle truppe d’occupazione del generale sabaudo Enrico Cialdini (1860-1870), alla riforma agraria del secondo dopoguerra con la divisione dei latifondi, alle speranze generate dalla Cassa del Mezzogiorno, agli insuccessi della cosiddetta “politica di coesione” degli ultimi 15 anni.
Federico Fubini ci fornisce i dati di questa persistente ferita nel nostro tessuto di nazione nell’articolo pubblicato lo scorso 14 luglio 2016 sul Corriere della Sera – clicca qui per leggere l’articolo.
Clicca qui per leggere l’articolo di Daniela Carlà pubblicato sulla rivista Noi donne del 12 luglio 2016 –
Proseguendo nella nostra opera di informazione sulle ragioni e gli argomenti di chi è favorevole o contrario alla Riforma costituzionale sottoposta a referendum confermativo, pubblichiamo il documento del 1° luglio 2016 del Centro Studi della Confindustria denominato “La risalita modesta e i rischi di instabilità“. Nelle ultime 10 pagine del documento si descrivono in termini numerici gli effetti da loro previsti in caso di vittoria del NO: lo scenario economico conseguente lì descritto è quello di una “nuova recessione“. D’accordo o no, questa presa di posizione, abbondantemente commentata dalla stampa negli ultimi giorni, merita comunque un’attenta lettura. Continua a leggere