Boeri e Cioffi – Le criticità della gestione INPS

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Il neo Presidente dell’INPS Tito Boeri, a circa tre mesi dal suo insediamento, ha svolto, insieme al Direttore generale Massimo Cioffi, una relazione sulle criticità rilevate in INPS, in occasione dell’audizione dell’ 20 maggio 2015 alla Commissione bicamerale di controllo sulle attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. Tali criticità sono state individuate e sintetizzate in un elenco di 11 punti ed esposte da Boeri nei primi dieci minuti dell’audizione il cui video riproponiamo integralmente qui sotto.

1. Apparato centrale autoreferenziale con presenza di alcune strutture di progetto con attribuzioni di dubbia rilevanza;

2. progressiva perdita di rapporti diretti con la clientela e affidamento di servizi di assistenza a intermediari esterni Patronati, CAF e Consulenti del lavoro, con funzioni demandate non in termini di complementarietà ma di sostituzione;

3. struttura retributiva dell’alta dirigenza dell’Istituto fortemente allineata, a dispetto delle differenze esistenti fra i diversi carichi di lavoro;

4. struttura anagrafica dei dipendenti  in media molto avanzata;

5. gestione in gran parte internalizzata del patrimonio immobiliare di proprietà, con forti margini di inefficienza rispetto ad una gestione esternalizzata e non rientrante nel core business dell’Istituto;

6. rilevanti difficoltà nel rapportarsi con le aziende fornitrici di servizi informatici e controlli insufficienti sulle gestioni esterne;

7. procedure poco trasparenti nell’acquisizione dei servizi di consulenza, ottenuti sempre all’interno di contratti di informatica e, peraltro, non evidenziati in bilancio;

8. una serie di indagine aperte dall’ANAC in ordine a ripetute irregolarità attinenti ad appalti assegnati senza preventiva gara e gestione del personale in violazione delle regole del pubblico impiego;

9. scarsa trasparenza dei bilanci, non leggibili neanche da tecnici della materia, con frequenti disallineamenti fra bilanci preventivi e consuntivi;

10. gestione poco attenta dei crediti, saliti a 94 miliardi di euro e la cui esigibilità non viene adeguatamente verificata;

11. scarsa attenzione alle entrate contributive, non in grado di raccogliere i frutti di una buona qualità del lavoro dei servizi ispettivi.

 Video integrale dell’audizione del 20 mag 2015 – clicca qui poi digita “bicamerale Boeri”.