ENNO DI FRANCESCO – Un commissario scomodo

Un Commissario 

Chi volesse dedicare una parte del suo tempo libero a comprendere quanto sacrificio,  quanta passione, quanta tenacia si possa regalare allo Stato nell’esercizio di un incarico pubblico, legga questa autobiografia del Commissario a riposo Ennio Di Francesco, che si trovò ad operare, fra l’altro, nell’Italia del terrorismo (leggi qui una scheda sulla sua vita), in un tempo in cui essere giudice democratico e riformista poteva costare la vita. Come in effetti accadde a un vecchio compagno di scuola del Commissario Di Francesco: il giudice Emilio Alessandrini, assassinato il 29 gennaio 1979 dall’organizzazione terrorista comunista clandestina “Prima Linea”.

Guido Melis – La costruzione di una burocrazia unitaria nel XIX secolo.

unità d'Italia

Guido Melis, ordinario di Storia dell’amministrazione pubblica, ripercorre in questo saggio le fasi iniziali di formazione della burocrazia italiana, nella seconda metà del secolo decimo nono. Un slogan per le sue conclusioni può essere senz’altro il seguente: la creazione di un centralismo debole.

 Melis – La costruzione di una burocrazia unitaria

ANTICORRUZIONE: dalla prassi dell’adempimento alla cultura dell’etica pubblica – Sonia Mecenate

 

mazzette

Pubblichiamo il contributo qualificato di Sonia Mecenate, dirigente del Ministero dell’Economia e delle Finanze, specialista in materia europea, esperta di anticorruzione e valutazione della performance. L’articolo  si focalizza sul tema dell’anticorruzione illustrando le caratteristiche del fenomeno,  le scelte operate dal legislatore italiano con la recente Legge 190 del 2012 e offrendo, al contempo, uno spunto di riflessione sull’argomento. In sintesi, la vera sfida è  reimpostare in chiave etica la pubblica  amministrazione italiana con il contributo di tutti i soggetti coinvolti nel processo di rinnovamento e battere la cultura del “non fare” o dell’elusione normativa orientata al mero adempimento “formale e/o minimale”, lasciando spazio a un vero rinnovamento.

Mecenate ott 2013 – L’anticorruzione come sfida per il cambiamento della PA

UN PIANO INDUSTRIALE PER IL NUOVO INPS – Giuseppe Beato

 

logo inps

Negli ultimi due anni, l’INPS è stato investito dal legislatore di nuovi compiti e attribuzioni, prima fra tutte la gestione della previdenza dei 3.200.000 lavoratori pubblici – in sostituzione del soppresso INPDAP. Ma sarebbe errato non ricordare, oltre alla gestione dei lavoratori dello spettacolo – prima gestita dall’ENPALS – anche la normativa che ha attribuito all’Istituto il compito di istituire una banca dati dell’assistenza e un’altra “contenente i dati individuali dei beneficiari degli ammortizzatori sociali”. L’INPS, ente previdenziale e assistenziale unico nel panorama europeo con un bilancio di 350 miliardi di euro, assume definitivamente la natura, non più di “ente previdenziale”, ma di “ente generale di gestione del welfare italiano”.

In questo scritto di Giuseppe Beato, pubblicato sulla Rivista del Gruppo culturale della CIDA INPS, si ipotizzano le linee di un piano industriale INPS, in cui le macrofunzioni e le attività dell’Istituto siano ricomposte dentro un nuovo quadro generale.

Un piano industriale per il nuovo INPS.Giuseppe BEATO

2013 RIVISTA ERATO CIDA INPS TERZO III TRIMESTRE 2013

La configurazione delle istituzioni e delle fonti del diritto comunitario – Angelo Giubileo

 

giubileo

In una esauriente sintesi, Angelo Giubileo, avvocato, funzionario INPS ed esperto nella materia delle pensioni complementari, delinea con chiarezza la configurazione e la dinamica concreta del sistema delle fonti giuridiche dell’Unione europea e il funzionamento dei suoi  Organi costituzionali.

2013 Angelo Giubileo – Il progetto dell’Unione europea: linee di sviluppo.

 

ORIANO GIOVANELLI – SEMPLIFICARE PER RAFFORZARE (IL GOVERNO DELLE AUTONOMIE LOCALI).

 OrianoGiovanelli

Oriano Giovanelli è uno dei rarissimi politici italiani che guardano ai problemi alla Pubblica Amministrazione con serietà e rispetto. Questa sensibilità culturale gli deriva anche dal suo percorso personale che lo ha visto Sindaco di Pesaro Urbino per 10 anni, prima di essere eletto deputato nella XVI legislatura. Già responsabile del Forum per la Pubblica amministrazione del Partito democratico, ora responsabile amministrativo del gruppo parlamentare PD della Camera dei deputati, Giovanelli sicuramente fa tesoro di queste sue esperienze nel delineare in questo scritto un’analisi sulla situazione attuale delle Autonomie locali e sulle prospettive di riforma in direzione di una maggiore efficienza e razionalità.   Negli scenari di azione che Giovanelli descrive, si intravede chiaramente un ruolo forte delle Unioni dei Comuni e delle fusioni dei Comuni, ma non nel contesto di una metodologia di attuazione fredda e centralista, bensì attraverso un percorso in cui la variabile “democrazia” sia il collante e il motore di qualunque realizzazione.

Oriano Giovanelli 2013 – Semplificare per Rafforzare

La produttività delle pubbliche amministrazioni è il rendimento giudicato dai cittadini – Valerio Talamo

Valerio Talamo

  Pubblichiamo il contributo  qualificato di Valerio Talamo, dirigente responsabile dell’Ufficio relazioni sindacali del Dipartimento funzione pubblica, sulla materia della valutazione delle performance e sugli esiti della “riforma Brunetta” varata con il decreto 150/09. La tesi esposta da Talamo può essere riassunta con l’affermazione della necessità primaria di introdurre effettivamente la valutazione della “performance collettiva, che è quella che interessa gli utenti dei servizi pubblici“, liberando contestualmente la normativa della d.lgs 150 dagli eccessi propagantistici contro il personale pubblico “fannullone per decreto”. Eccessi che, alla fine, hanno provocato una reazione conservativa che ha di fatto arrestato il cammino dell’introduzione di una valutazione sul rendimento delle Amministrazioni pubbliche “giudicato dai cittadini”.

Produttività e giudizio dei cittadini 2013

Fuori la cattiva politica dalla Pubblica Amministrazione – Daniela Carlà

CARLA

La Direttrice della nostra rivista on line “Nuova etica pubblica”, Daniela CARLA’, ha espresso il suo punto di vista sui percorsi di riforma delle Pubbliche Amministrazioni in una intervista apparsa su www.noidonne.org. Mettendo il dito nella piaga, ha parlato senza mezzi termini di pubblica amministrazione screditata, di continue leggi che producono 0 riforme, di amministrazione che non “guarda” alla sua componente femminile. Di fronte alla persistenza di questi fenomeni, la Carlà oppone un cambiamento che “….deve essere interiorizzato, intenzionale….” , nel quale “.…occorre trovare gli agenti del cambiamento, radicarlo…..monitorare e valutare i processi“. In questo processo il ruolo primario spetta alla dirigenza pubblica, ma una dirigenza il cui rapporto con la politica sia ripensato a fondo.

Fuotri la cattiva politica della pubblica amministrazione.

 

SPENDING REVIEW ED ASSETTI ORGANIZZATIVI DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA – Fabrizio Manca

Riportiamo qui sotto il “contributo qualificato”, pubblicato sulla Rivista dell’Istruzione del marzo 2013, del dr. Fabrizio MANCA, dirigente del MIUR, in ordine ai problemi sull’autonomia scolastica che l’attuazione della Legge  135 dello scorso 2012 ha riproposto con forza: quali i rapporti fra Stato, Regioni, Comuni e Istituzioni scolastiche? Vecchia questione, dalla quale forse si emergerà con efficacia solo quando i protagonisti in campo e le fonti del diritto sapranno ben delineare il “cosa” e il “come”: cosa si affida in concreto alle autonomie scolastiche? Come cooperano i vari soggetti istituzionali? Qual è il ruolo dello Stato? E’ quest’ultimo il tema che esplicitamente pone MANCA.

2013 Fabrizio MANCA- SPENDING REVIEW ed assetto organizzativo dell’istruzione pubblica

 

 

 

Pubblica amministrazione – una riforma mancata

150 unità d'italia

Pubblichiamo il testo della relazione del prof Guido MELIS al convegno di Torino del 24 ottobre 2011, in occasione delle celebrazioni del 150imo dall’Unità d’Italia. Continua a leggere

Riforma dell’amministrazione federale in USA: la GPRA (Result Act del 1993)

Usa congress

Gli Stati uniti non solo promulgano le loro leggi di riforma, ma le attuano! Pubblichiamo la “Government Performance and Result Act” (GPRA) dell’anno 1993, rispetto alla quale il nostro decreto legislativo 150 del 2009 è un pallido e inattuato tentativo di replica.

Insieme viene presentata la Relazione sulla realizzazione della “Result Act” dell’aprile 2012 al CNEL dal più attento studioso della riforma americana in Italia: il professor Franco Archibugi. La lettura dei due documenti farà emergere con chiarezza la necessità di legare in unico processo politiche pubbliche, piani strategici pluriennali, bilanci pubblici strutturati per programmi, indicatori di performance, progressivo affinamento di questi strumenti attraverso continue correzioni nel tempo. Anche negli Stati Uniti, come in Francia, la legge di riforma è stata voluta ed attuata a llivello bipartisan con un coinvolgimento delle varie PA lungo il corso di molti anni. Nel caso della legge in esame, é stato emanato dal Congresso USA nell’anno 2010 una legge di riforma del GPRA, denominata GPRA modification ACT – vedi qui il testo.

 Governance performance and result-act – USA 1993

Relazione di Franco Archibugi-al-CNEL-16 aprile 2012

Franco Archibugi – Aggiornamento sulla riforma  del GPRA

Febbraio 2013 – Seminario sulla riforma della PA e sul regime della dirigenza pubblica

Nel frangente immediatamente precedente alle elezioni politiche, si è tenuto in Funzione pubblica un seminario tanto interessante quanto poco conosciuta fuori dalla cerchia degli addetti ai lavori. Pubblichiamo gli interventi più significativi.

Seminario Palazzo Vidoni feb 2013 ELENCO PARTECIPANTI

Mauro Bonaretti

Federico Butera_

 Carlo D’Orta

Mariangela Danzì

Giancarlo De_Maria

Gianni Giorgi

Pietro_Barrera

Alberto Stancanelli

Dario Quintavalle

 Michele Bertola

Funzioni non svolte e attività reali dei gabinetti ministeriali – Antonio Zucaro

anto zucaro

“Un saggio di Antonio Zucaro sulle attività ed interessi reali gestiti nei Gabinetti ministeriali. La sconfortante disamina dell'”ora e adesso” lascia chiaramente trapelare tutto ciò che le cabine di regia dell’Amministrazione pubblica italiana non vogliono e non sono capaci di fare. La pur indispensabile strumentazione giuridica viene usata ed abusata per stravolgere quello che sarebbe il vero ruolo dei Gabinetti: non di semplici produttori di proposte di legge e di direttive, ma, da un canto, primi responsabili dell’analisi di fattibilità delle disposizioni di legge predisposte per i Ministri attraverso tecniche di AIR, d’altro canto, responsabili finali dell’applicazione di quelle politiche pubbliche che il Parlamento dispone per il Paese. Nulla di tutto questo, in una continua indigestione di trucchetti giuridici, codicilli e interpretazioni “ad usum delphini.

Antonio ZUCARO – Gabinetti ministeriali: il cambiamento necessario.