La morte di Giorgio Rembado, presidente della Federazione Funzione Pubblica CIDA

Il professor Giorgio Rembado, deceduto lo scorso 3 settembre dopo una lunga malattia, è stato una figura di altissimo profilo nel panorama della dirigenza pubblica del nostro Paese. Entrò giovanissimo nella Federazione sindacale dei dirigenti e dei professionisti pubblici, incorporata nella grande famiglia della Confederazione Italiana dei Dirigenti d’Azienda – CIDA – che riunisce in sè le rappresentanze sindacali di più di centomila dirigenti pubblici e privati. Continua a leggere

La politica e i gangli della pubblica amministrazione

L’opinione pubblica, distratta dai talk show e attirata dalle polemiche fra guelfi e ghibellini, fa fatica a seguire le dinamiche interne – profonde e decisive – delle pubbliche amministrazioni; si aspetta servizi efficienti e di qualità e di più non vuole sapere. Rimangono in pochi ad osservare fatti di enorme gravità che modificano le modalità di gestione degli uffici pubblici, attraverso manovre, tanto legali nella forma, quanto antigiuridiche nella sostanza. E’ il caso dell’articolo 10, comma 2, del decreto legge 10 agosto 2023, n. 105 (vedi) – in corso di conversione in legge – Continua a leggere

Le ricette della nonna.

           

Giungono sempre graditi e illuminanti gli scritti dei pochi studiosi italiani di pubblica amministrazione, decano dei quali è il prof. Sabino Cassese e ottimo “allievo” il prof. Giulio Napolitano. In questo mese di agosto 2023 registriamo due loro articoli apparsi su “Il Corriere della Sera” del 20 e su “Il Foglio” del 19/20, Continua a leggere

Una vecchia sentenza della Corte Costituzionale sulla Robin Tax

Pure se imparagonabile quanto ai presupposti che la generarono alla recentissima norma che ha imposto una tassazione aggiuntiva agli istituti di credito per l’anno 2023, può essere utile ricordare le vicende del  Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 6 agosto 2008, n. 133 e soprannominata Robin Tax.  Continua a leggere

Corte dei Conti e la funzione di autorità indipendente

Sulle funzioni di autorità indipendente di controllo della Corte dei Conti alla luce del recente scontro con il Governo si riprende qui sotto uno scritto di Giuseppe Beato pubblicato sul numero di Luglio/Agosto della rivista Mondoperaio. Continua a leggere

Idee vecchie

Colpisce nell’intervista all’attuale ministro della Pubblica Amministrazione il fatto che il 90% dei suoi contenuti riguardi temi di politica generale – sui quali ci guardiamo bene dall’avventurare  – e lasci ai temi della burocrazia il titolo e poche righe iniziali. L’idea dello “stop al posto fisso” risale all’inizio degli anni ’90, in pieno clintonismo arrembante. Nella pubblica amministrazione da allora regna sovrana la posizione di precariato, non solo nella scuola. Nessuna pubblica amministrazione di paesi occidentali avanzati prevede posizioni instabili nei posti di lavoro pubblico. In compenso, merito ed esperienza sono remunerati meglio che da noi. Continua a leggere

AMA l’azienda del degrado, il danno e la beffa

Parlar male dei servizi resi dall’AMA, Azienda Municipalizzata Ambiente, società in house le cui quote proprietarie sono interamente detenute dal Comune di Roma, è diventata un’inutile perdita di tempo per qualunque cittadino romano che subisce da lustri l’offesa di vivere in strade cosparse da rifiuti maleodoranti. Quindi ci asteniamo. Continua a leggere

Le trame antiche e recenti della funzione informatica nella PA

Le pubbliche amministrazioni sono decine di migliaia in Italia e ognuna di esse ha una sua storia e sue dinamiche. Tuttavia, per quanto riguarda le amministrazioni pubbliche di grandi dimensioni, nazionali e locali, è possibile raccontare una “storia dell’informatica” molto diversa dagli immancabili e incontrovertibili orizzonti di gloria predicati ogni anno dalle grandi società  ai ForumPA da queste sponsorizzati da decenni. Continua a leggere

Il ministro Mario Scelba e la riforma della pubblica amministrazione nel 1952.

Dobbiamo all’opera infaticabile di monitoraggio delle fonti condotta dal prof. Guido Melis la frequente “scoperta” di passaggi significativi nella storia delle mancate riforme della nostra burocrazia;  storia questa che è parte integrante e decisiva della più’ generale storia d’Italia.  Qui vediamo pubblicato sul sito dell’IRPA (clicca qui) uno stralcio di verbale del Consiglio dei ministri del 9 gennaio 1952 Continua a leggere

Autonomia differenziata: l’abbandono del CLEP (Comitato per l’individuazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni) da parte di quattro “pezzi da ’90”

Come sempre nel nostro amato Paese, questioni della più grande delicatezza vengono ridotte dai quotidiani e dai talk show a risse fra spadaccini senza una decente cognizione del merito delle questioni. Lasciamo pertanto a chi è affamato di share e di click i gossip politici sulla contesa fra il ministro Calderoli, il prof Cassese e i quattro firmatari della lettera che alleghiamo: Giuliano Amato, Franco Bassanini, Franco Gallo (già ministro delle Finanze nel governo Ciampi nel 1993/94) e Alessandro Pajno (già presidente del Consiglio di Stato). Tanto per dire, quattro dei sei citati sono stati presidenti della Corte Costituzionale.

Più importante riepilogare i punti sostanziali della questione. Continua a leggere

L’Italia e la ratifica del MES – Informazioni utili

Come ormai accade frequentemente, si litiga sui telegiornali e sui talk show a favore o contro qualcosa che si conosce per sentito dire e che si apostrofa solo con una sigla (spesso sconosciuta). E’ il caso del MES (“Carneade, chi era costui?”) a proposito del quale gradiremmo conoscere da un sondaggio quanti concittadini italiani conoscono i termini della questione. In questa ottica, cerca di esporre i pro e i contro della questione l’articolo di Giuseppe Gasparini, che qui sotto pubblichiamo. Continua a leggere

Storia della RGS a cura di Rita Perez – Recensione di Guido Melis

La Ragioneria Generale dello Stato è l’ufficio pubblico che forse più di tutti attira le attenzioni di politici e studiosi. I politici usano vedere in questo dipartimento del MEF, per un verso, il severo e detestato erogatore dei “non si può”, per altro verso un comodo e sicuro appiglio giuridico-contabile in fase di predisposizione dei disegni di legge e di esame parlamentare, perché,  una volta “bollinato“, qualunque timore di “sforare” l’articolo 81 della Costituzione è considerato da chiunque come definitivamente superato. RGS conserva una centenaria tradizione di “Cerbero” che ha spesso provocato fieri e persino violenti risentimenti (vedi qui una piccola rassegna). Continua a leggere

l’inconclusa riforma della dirigenza pubblica: intervento di Valerio Talamo

Non poteva mancare nemmeno quest’anno una sessione del ForumPA 2023 dedicata alla “Riforma della dirigenza, un cantiere ancora aperto“, un modo gentile per significare che una vera e buona configurazione del ruolo del dirigente pubblico, da burocrate a manager, non è mai neanche lontanamente riuscita, dai tempi ormai lontani in cui le riforme degli anni ’90 intesero “privatizzare” il rapporto di lavoro dei dirigenti pubblici e affidargli – solo nei principi proclamati – i poteri gestionali del privato datore di lavoro. Continua a leggere

Le posizioni critiche sulle mancate riforme degli anni ’90

Non vogliamo certo intestarci la tematica – per ora di consenso minoritario – di denuncia della crisi del modello di privatizzazione (o “contrattualizzazione” che si voglia) del rapporto di pubblico impiego, così come è stato applicato in Italia da 25 anni. Gli scritti cui rimandiamo qui sotto dimostrano, tuttavia, che siamo in ottima compagnia. Continua a leggere

Come il Parlamento di Westminster controlla la burocrazia pubblica.

Mentre in Italia va in scena un dibattito archeologico fra Governo e Corte dei Conti, in Gran Bretagna gli omologhi istituzionali cosa fanno nell’esercizio delle medesime funzioni? Mentre in Italia politici al Governo, dirigenti e magistrati contabili sono impegnati in risse da cortile li’ scorre da decenni un sistema di valutazione e controllo delle pp.aa. centrali fondato – non a chiacchiere o per proclamazioni legislative astratte, ma nella realtà – sulla leale collaborazione fra istituzioni dello Stato. Continua a leggere

Le diverse posizioni in ordine al ruolo della Corte dei Conti

Il dibattito sul ruolo della Corte dei Conti e sui controlli concomitanti che ha visto su sponde contrapposte il Governo e la Corte dei Conti si è sviluppato lungo una linea dialettica che ha offerto  molteplici spunti polemici, alcuni dei quali inaspettati. Ne diamo conto di seguito con una sintetica carrellata, avvertendo che il dibattito non nasce dal niente ma ruota intorno al vero problema strategico che coinvolge il nostro Paese: la capacità del sistema burocratico di dare attuazione alle previsioni programmatiche del PNRR. Precedono i due emendamenti al decreto legge n. 44/2023 sui quali il governo ha chiesto e ottenuto la fiducia alla Camera. Continua a leggere

Ridisegnare il sistema pubblico

Riprendiamo il contenuto di un articolo, denso di considerazioni squisitamente politiche, di Antonio Zucaro, pubblicato su “il Manifesto” dello scorso 9 giugno 2023 (vedi qui), sul tema generale del cattivo funzionamento del sistema pubblico e del venir meno di una cultura riformatrice delle istituzioni e della burocrazia. Continua a leggere

La Corte dei Conti e il re nudo.

Nello scontro in corso fra  Governo (ma non è solo il Governo quanto un modo diffuso di pensare le istituzioni ) e la Corte dei Conti (e la Commissione Europea) noi siamo convintamente dalla parte di quest’ultima.

Lo storytelling in grande evidenza sui media nazionali punta i riflettori su inesistenti controlli “preventivi”,  pervasivi e paralizzanti. Questo racconto  va smontato attraverso la semplice ricostruzione delle vicende che hanno portato alla richiesta di emendamenti legislativi sui poteri della Corte dei Conti in ordine ai “controlli concomitanti”. Continua a leggere

CCNL dei dirigenti ministeriali ed enti pubblici: firmata ipotesi di accordo

Nella giornata di ieri 25 maggio 2023,  al termine di una trattativa veloce durata poco più di tre mesi,  è stato recuperato un minimo di decenza sui tempi del CCNL 2019/2021 dell’area dirigenti e professionisti delle funzioni centrali, riferito a un periodo scaduto da due anni. I riti della contrattazione rischiano di diventare un simulacro di inutilità se questa dovesse diventare la normalità. La collettività non può accettare meccanismi di democrazia sindacale inceppati, con pericolo di conseguenti effetti di fretta e poca qualità in clausole contrattate in affanno. Continua a leggere

Leggi provvedimento finalizzate al ricambio dei vertici delle amministrazioni pubbliche

Un sistema politico complessivamente debole continua a produrre “mostri” amministrativi e soluzioni al limite della costituzionalità’. E’ il caso delle nomine dei vertici politico amministrativi degli enti pubblici. Continua a leggere