L’INPS al di là dei suoi vertici.

Al di là del vertice coi suoi intrecci tutti da scoprire, c’è un’altra realtà viva e preponderante in INPS, che opera per il benessere della collettività nazionale: è quella del popolo dei suoi 30.000 lavoratori dipendenti i quali, come la stragrande maggioranza dei lavoratori italiani, stanno facendo il proprio dovere di cittadini.

Pubblichiamo la testimonianza anonima di uno di loro: vale per tutti, anche per quelli – ed è così per tanti oscuri lavoratori pubblici e privati – che lavorano di notte da casa con lo smart working, perché così possono operare più speditamente in telematico.

Messaggio di un dipendente Inps*
#malagentechenesa
Che ne sa la gente che gli informatici si stanno facendo il mazzo x consentire a 25.000 persone di entrare in una “porta” progettata forse per 3.000…
Che ne sa la gente anche solo cambiate una virgola di un portale (non una pagina fb) richiede tempo, figuriamoci rielaborare una procedura…
Che ne sa del lavoro xhe c’è dietro l’emanazione di una circolare o di un messaggio…
 he ne sa la gente che lo smartworking almeno x noi non è lavorare comodamente sul divano bevendo spritz…
Che ne sa la gente che oltre alle misure covid ci sono altre centinaia di prestazioni che l’INPS deve garantire…
Che ne sa la gente che il nostro portale gestisce la privacy di tutti gli italiani e pure dei loro morti…
Che ne sa la gente che per mettere in pagamento qualcosa dobbiamo svegliarci di notte nella speranza che la procedura funzioni…
Che ne sa la gente che dobbiamo rispondere a centinaia di mail solo xke la gente non vuole leggere una benedetta circolare…
Che ne sa la gente che altre centinaia di mail nascondono insidie per farci dare informazioni sbagliate…
Che ne sa la gente che il furbetto è sempre dietro l’angolo e ne vuole sempre approfittate…
Che ne sa la gente delle persone che mandano mail perché semplicemente non capiscono l’italiano…
Che ne sa la gente che questo smartworking non è lavorare da casa ma è portare il lavoro a casa perché durante la cena penso alla mail e alla lineainps perché penso che dietro quella mail c’è veramente un povero cristo che ha bisogno…
Che ne sa la gente che di Citrix e dei suoi avi che vengono chiamati in causa dopo che stavo per inviare la mail mi sbatte fuori…
Che ne sa la gente che anche noi oltre al lavoro possiamo avere un caxxo per la testa…
Che ne sa la gente che a volte anche il tono di una mail può cambiarci l’umore…
Che ne sa la gente che le mail in cui ti rispondono “Grazie” da un lato rompono le scatole perché ti obbliga a doverle chiudere, però da un lato danno soddisfazioni…
Che ne sa la gente delle centinaia di circolari che devi incrociare…
Che ne sa la gente che il nostro lavoro, certo non sarà quello di un medico, ma non è sempre solo un semplice click…
Che ne sa la gente che pensi anche al collega che sai che sta poco bene e nonostante tutto lavora…
Che ne sa la gente di altre centinaia di cose…
Che ne sa la gente… che ne sa… ma almeno non sapendo non ci offendessero!!!
Come disse Scalfaro _”in questo gioco al massacro NON CI STO!”_
Ma alla fine penso che non deve fregarmi di quello che pensa e dice la gente… faccio il mio lavoro e sono orgoglioso di farlo!
*Su ragazzi su… non molliamo!*

Articoli Recenti Relativi