Non appare banale, in un momento di clamore mediatico e di commenti a caldo sulla figura del nuovo Papa Leone XIV, effettuare alcuni riferimenti “per tabulas” all’ultimo testimonianza consegnata alla Chiesa (e ai credenti) dal suo predeccessore Papa Francesco.
Si tratta del documento finale dell’Assemblea Generale Ordinaria dei Vescovi tenutasi a Roma nello scorso mese di ottobre 2024. In questo documento – vedine qui , qui e qui alcuni commenti – figurano elaborati in forma di “paragrafi” (sono 155, come si vede qui sotto) alcuni principi di carattere generale pensati per incidere in profondità nella gestione e “organizzazione” della Chiesa cattolica. Sono sontetizzabili in tre titoli: 1) il dialogo e l’ascolto come approccio di fondo verso i laici, i non credenti, le altre religioni e lo stesso popolo cristiano sparso nel mondo (si veda il paragrafo 78 con il quale viene istituito un “ministero dell’ascolto e dell’accompagnamento”; 2) il primato del principio della collegialità nei processi decisionali della Chiesa, che vengono basati su un “modus operandi” che il paragrafo 82 definisce come “dicernimento ecclesiale”; 3) il principio della partecipazione al ministero della Chiesa esteso ai laici (paragrafi 76 e 77) e alle donne il cui ruolo nella Chiesa viene definito nel paragrafo 60 che riprendiamo integralmente.
“60. In forza del Battesimo, uomini e donne godono di pari dignità nel Popolo di Dio. Eppure, le donne continuano a trovare ostacoli nell’ottenere un riconoscimento più pieno dei loro carismi, della loro vocazione e del loro posto nei diversi ambiti della vita della Chiesa, a scapito del servizio alla comune missione. Le Scritture attestano il ruolo di primo piano di molte donne nella storia della salvezza. A una donna, Maria di Magdala, è stato affidato il primo annuncio della Risurrezione; nel giorno di Pentecoste, nel Cenacolo era presente Maria, la Madre di Dio, insieme a molte altre donne che avevano seguito il Signore. È importante che i relativi passi della Scrittura trovino adeguato spazio all’interno dei lezionari liturgici. Alcuni snodi cruciali della storia della Chiesa confermano l’apporto essenziale di donne mosse dallo Spirito. Le donne costituiscono la maggioranza di coloro che frequentano le chiese e sono spesso le prime testimoni della fede nelle famiglie. Sono attive nella vita delle piccole comunità cristiane e nelle Parrocchie; gestiscono scuole, ospedali e centri di accoglienza; sono a capo di iniziative di riconciliazione e di promozione della dignità umana e della giustizia sociale. Le donne contribuiscono alla ricerca teologica e sono presenti in posizioni di responsabilitànelle istituzioni legate alla Chiesa, nelle Curie diocesane e nella Curia Romana. Ci sono donne che svolgono ruoli di autorità o sono a capo di comunità. Questa Assemblea invita a dare piena attuazione a tutte le opportunità già previste dal diritto vigente relativamente al ruolo delle donne, in particolare nei luoghi dove esse restano inattuate. Non ci sono ragioni che impediscano alle donne di assumere ruoli di guida nella Chiesa: non si potrà fermare quello che viene dallo Spirito Santo. Anche la questione dell’accesso delle donne al ministero diaconale resta aperta e occorre proseguire il discernimento a riguardo. L’Assemblea invita inoltre a prestare maggiore attenzione al linguaggio e alle immagini utilizzate nella predicazione, nell’insegnamento, nella catechesi e nella redazione dei documenti ufficiali della Chiesa, dando maggiore spazio all’apporto di donne sante, teologhe e mistiche”.
Come rilevato da autorevoli vaticanisti, è questa la sintesi finale che il papato di Francesco consegna all’agenda Papa Leone XIV perchè i principi innovatori lì contenuti siano tradotti in realtà vivente.
Documento finale Assemblea generale ott 2024