I gufi d’Italia – gli italiani visti con gli aforismi di 160 “grandi firme”

gufi

Quanti Italiani sono qualificabili come “gufi”, secondo la terminologia renziana? Parecchi, solo a leggere i pensieri che tanti “grandi” italiani hanno formulato in forma icastica sui loro connazionali. I 160 aforismi che qui riproponiamo ci restituiscono un pensiero negativo, pessimista, deluso e disilluso. Colpisce anche un’ altra osservazione, cioè il fatto che il pensiero sull’Italia venga frequentemente esposto in forma di battuta sarcastica, di osservazione breve, senza desiderio né cura di “approfondire”, di sviluppare un ragionamento che vada a fondo rispetto al malessere che l’intuizione e l’esperienza vissuta generano. Almeno due grandi Italiani escono fuori dal recinto dell’aforisma, ma le conclusioni del loro approfondimento ragionato sono ancor più sconsolanti: L’Alighieri del VI canto del Purgatoriovedi qui – che spiega perché l’Italia non è “donna di provincie ma bordello” e Giacomo Leopardi con il suo Discorso sopra lo stato degli Italiani -vedi qui . C’é infine un altro grande Italiano che espresse le proprie valutazioni sulla’”agire civile” dei suoi connazionali, guarda caso con 221 aforismi: Francesco Guicciardini. Del suo pensiero intorno al “particulare” diede conto Francesco De Sanctis  nella sua Storia della letteratura italiana (vedi qui).

Non pensiamo bene di noi stessi dunque!      Ciò vale per le “grandi firme” come per la maggioranza di noi!

Eppure ci deve essere – e va inseguito – un punto di sintesi fra l’ottimismo a cui ci invita il Presidente del Consiglio Renzi e il pensiero pesante e disilluso che in molti cerchiamo di esorcizzare con battute sarcastiche ed aforismi: punto di sintesi da inseguire attraverso la ricerca di un’alchimia comune – verrà quando verrà – e di un pensiero comune in cui tutti riconoscersi e la liberazione dal “particulare” che non è una risorsa, ma un peso enorme, anche e soprattuto per i tanti singoli “particulari”.

 AFORISMI SUGLI ITALIANI

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