Doppio scandalo in una schermata

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“Scandalo” è un termine che non riguarda solo leader politici o persone note coinvolte in vicende oscure. Può essere scandaloso anche ciò che inquina tutti i giorni un rapporto sano fra lo Stato e i cittadini ed assume di volta in volta forme apparentemente innocue, ma la cui sommatoria generale rende inaccettabile tale rapporto.

Una fra i tanti casi di “piccolo episodio scandaloso” é quello della pubblicazione  da parte del Dipartimento del Tesoro del MEF dei dati riguardanti le società partecipate (dello Stato e dei Comuni). Preghiamo il nostro lettore di andare sull’apposita schermata del sito istituzionale per cercare di capire come si possano leggere ed esaminare i dati in questione – CLICCA QUI . …..la lettura potrebbe fermarsi qui a causa della difficile comprensione sul come andare avanti…..tuttavia, con un colpo “di genio”, si può capire che a quel punto si deve cliccare su una delle tre freccette in basso (dove è indicato “dati sulle partecipazioni“). A questo punto si apre un’altra schermata (che fa da “copertina” ai dati dell’anno prescelto): in fondo alla pagina di tale schermata c’è un piccolo riferimento: “dati CSV”. Ecco, il lettore clicchi lì e come per incanto si imbatterà in un inestricabile guazzabuglio di dati – VEDI QUIche indicano le società partecipate esistenti in Italia…..il trucco è antico ed elementare: se io pubblico un numero spropositato di informazioni senza alcuna sintesi o indicazione di lettura, nascondo la verità che quelle informazioni sottintendono, pur senza impedire formalmente a chi volesse diapprofondire”.Il lettore dica a questo punto se ha capito qualcosa e se ha ancora voglia di continuare a leggere!….. Peccato che l‘articolo 19-bis del recente decreto legislativo n. 74/2017 abbia enunciato un’altra delle varie gride manzoniane di cui è infarcita la nostra legislazione recente: “Ciascuna amministrazione adotta sistemi di rilevazione del grado dì soddisfazione degli utenti e dei cittadini in relazione alle attività e ai servizi erogati, favorendo ogni più ampia forma di partecipazione e collaborazione dei destinatari dei servizi,……L’organismo indipendente di valutazione verifica l’effettiva adozione dei predetti sistemi di rilevazione, assicura la pubblicazione dei risultati in forma chiara e comprensibile (già ci pare di ascoltare le obiezioni: “Ma questa legge  non riguarda le partecipate!…Mica c’è scritto esplicitamente che  i dati sulle partecipate sono rivolti alla collettività!! – vedi qui il DM 30_luglio_2010 e l’altra normativa di riferimento).

Ma la completa mancanza di trasparenza cela uno scandalo ben maggiore: quello del numero e della consistenza delle società partecipate in questo Paese: il giornalista de La Stampa Alessandro BARBERA si è dato carico di esaminare quella mole inaudita di informazioni e di sintetizzare con l’articolo che riproduciamo qui sotto la situazione scandalosa: di 8.047 comuni italiani solo 593 (quelli più piccoli presumibilmente) dichiarano di non possedere società partecipate. Il numero di società partecipate censite  ammonta a numero 93.280, su un universo di dati in cui manca un terzo delle amministrazioni che erano tenute per legge ad inviare i dati al MEF.

E’ il caso di parlare molto chiaro: attraverso le società partecipate molti Comuni forzano i vincoli di legge sul turnover di personale; gestiscono funzioni istituzionali con personale esterno assunto in dispregio del principio costituzionale del pubblico concorso; in casi assolutamente non infrequenti i dipendenti delle partecipate – che lavorano senza alcuna delle tutele previste per i dipendenti pubblici – svolgono il lavoro che dovrebbe essere svolto dal personale interno; c’è un vero commercio di amministratori e di dirigenza esterna con annesse laute retribuzioni e gettoni. Sullo scandalo delle partecipate non polemizza e non parla nessuno in politica: al di là di stanche dichiarazioni e di norme di legge “specchietto delle allodole”,  il “consenso” politico  (come qualificare tale consenso è compito che lasciamo al lettore perché preferiamo evitare denunce per diffamazione) é tripartisan.

Rimandiamo infine il lettore a due nostri precedenti articoli su questo tema : Lo scandalo delle società partecipate e Partecipate: la battaglia persa di Cottarelli

Giuseppe Beato

 Barbera. I dati sulle società partecipate 28-agosto-2017

 

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