La riforma del settore della “sicurezza pubblica e contrasto alla criminalità”.

Di Francesco

Ennio Di Francesco è figlio di un Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri. Lui stesso è stato per tre anni ufficiale di complemento dell’Arma dei Carabinieri e per trentacinque anni funzionario di Pubblica Sicurezza. E’ stato tra i promotori del percorso democratico che condusse alla legge 121/81 che sancì il riscatto di dignità professionale e sociale e i diritti prima negati per “tutti i tutori dell’ordine” (vedi qui un riepilogo critico della Legge in occasione del suo trentennale). E’ autore del libro-testimonianza Un Commissario (ultima edizione Castelvecchi 2014) con prefazioni di Norberto Bobbio, Gino Giugni, Marco Tullio Giordana, Giancarlo De Cataldo e Don Andrea Gallo. ( vedi qui).

Pubblichiamo qui la nota che Di Francesco inviò al Presidente del Consiglio Renzi lo scorso anno 2014, in occasione del varo del disegno di legge di riforma delle pubbliche amministrazioni, poi trodottosi nelle Legge n. 124 dello scorso 7 agosto 2015. Il riferimento normativo di quanto allora scritto va, quindi, ricercato nelle previsioni di cui all’articolo 8, comma 1, lettera b) – clicca quiIl nucleo centrale della nota risiede nella proposta di istituire presso il Ministero dell’Interno un “Segretariato generale per l’ordine e la sicurezza pubblica” con i “poteri di ordinanza vincolante per quanto attiene al settore “ordine e sicurezza pubblica” nei confronti del Direttore di Polizia di Stato, del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e del Comandante Generale della Guardia di Finanza.

Le tesi di Di Francesco meritano un’attenta lettura ed analisi, ma…….la discussione con i Carabinieri e la Guardia di Finanza è aperta!!!

 AL PRESIDENTE RENZI

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