I diritti conculcati: il rilascio del passaporto

Come si può difendere la burocrazia italiana in presenza delle performance medioevali del Ministero dell’Interno? La gestione dei rilasci/rinnovi del passaporto sono la dimostrazione lampante di come si possa usare la tecnologia digitale per offendere i cittadini. Il tutto preordinato a rilasci con ritardi nell’ordine dei sei mesi dal momento della richiesta dell’utente. Continua a leggere

I misteri d’Italia e i documenti desecretati.

Guido Melis, autore del testo ormai classico “Storia dell’amministrazione italiana” (nuova ediz. Il Mulino, 2020) – “utente” da molti decenni delle fonti documentali indispensabili per gli storici, ha approfondito in un articolo pubblicato su Il Secolo XIX di ieri 2 settembre gli aspetti in ombra della problematica legata alla recente Direttiva del presidente del Consiglio dei Ministri sulla declassificazione della documentazione sull’organizzazione Gladio e sulla Loggia massonica P2 (vedi qui il testo), in possesso dei nostri servizi segreti. Il contenuto della “direttiva Draghi” è incentrato sostanzialmente sull’invito ai Direttori dell’AISI e dell’AISE a “versare” sull’Archivio Centrale dello Stato e sugli Archivi periferici dello Stato tutta la documentazione utile su due dei misteri mai diradati sufficientemente della nostra storia recente. Continua a leggere

Donne per la salvezza – Half of it

La pandemia  ha drammaticamente colpito il nostro paese portandolo in una profonda recessione e determinando un crollo dell’occupazione. I settori più colpiti sono risultati quelli del terziario privato, commercio, alberghi, turismo, servizi alla persona. Settori a prevalente occupazione femminile che infatti ha subito un declino imponente. E’ ora arrivato il momento di reagire alla crisi, utilizzare al meglio i fondi messi a disposizione dall’Europa per rilanciare lo sviluppo e avviare finalmente quelle riforme di cui si sente il bisogno da decenni. Continua a leggere

Pandemia in corso e società civile.

Non ci sono solo i morti di COVID 19 e neanche solo la crisi economica indotta dalla pandemia a turbare il sonno di molti di noi. C’è anche la tenuta di quella che, con una certa avventatezza, viene definita “società civile“. In un articolo apparso su L’Eco di Bergamo dello scorso 9 dicembre, Stefano Sepe ha riepilogato e sintetizzato i danni che sta facendo la pandemia in fatto di comportamenti civili e di solidarietà fra persone. Buona lettura. Continua a leggere

Statistiche della criminalità nel nostro Paese

Con salvezza di qualunque ragionamento relativo alla “propensione alla denuncia ” di eventi criminali di cui un cittadino può essere fatto oggetto, riportiamo un’indagine ISTAT aggiornata all’anno 2016 sul trend dei delitti denunciati dalle forze dell’ordine all’autorità giudiziaria per gli anni 2012-2016. La tabella qui sopra costituisce un’elaborazione sintetica delle informazioni presenti nella banca dati dell‘ISTAT – vedi qui. Continua a leggere

Federica Angeli e il vero giornalismo d’inchiesta a Roma

INCHIESTA DI FEDERICA ANGELI E CARLO BONINI DEL 2013: OSTIA ASSEDIATA DAI CLAN , REGNA L’OMERTA’ -clicca

Il modo migliore per stare vicini a Federica Angeli – giornalista de La Repubblica,da 5 anni sotto scorta per le ripetute minacce di morte nei suoi confronti da parte del clan Spada – ci pare quello di ripubblicare le sue inchieste sulla mafia ad Ostia e sulle sue collusioni con settori dello Stato e della pubblica amministrazione, Continua a leggere

Il procuratore Pignatone e l’iscrizione nel registro degli indagati

Pubblichiamo qui sotto la circolare del 2 ottobre 2017  emanata dal Procuratore capo della Procura della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, che andrebbe replicata prontamente in tutte le procure della Repubblica italiana. Continua a leggere

Nuovo codice antimafia: il sequestro dei beni agli indiziati del reato di corruzione

Il sentimento esacerbato di larghi strati dell’opinione pubblica nei confronti delle politica e della pubblica amministrazione é attualmente, purtroppo, un fatto acquisito. Ma i sentimenti di rabbia e di rivalsa sono e rimangono emozioni futili e passeggere se non si traducono in programmi adeguati a correggere strutturalmente le storture esistenti. Continua a leggere

I meccanismi del “check and balance” nello scontro fra Trump e il capo del FBI

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Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha licenziato quattro giorni fa il Capo del FBI James Comey esercitando così un suo potere classico di rimozione “at the pleasure” – attivabile in ogni momento del suo mandato – come previsto dalla Carta costituzionale e dalle leggi federali. E’ interessante, tuttavia, scoprire la trama istituzionale che regola lo scontro fra Capo dell’Esecutivo e un vertice dell’Amministrazione federale. Continua a leggere

La Festa della Polizia e le problematiche in campo.

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Il 10 aprile è stata la Festa della Polizia. Nel nostro ultimo incontro, anni fa nel suo ufficio, Antonio MANGANELLI, già molto malato, espresse la volontà, ribadita nella lettera che inviò poi al Convegno al Senato su:“ LA LEGGE 121/81 UNA RIFORMA INCOMPIUTA”, questa testamentaria frase: “ Oggi, a trent’anni dalla riforma, nel ribadire che si trattò di una legge di straordinaria lungimiranza, ricca di contenuti e di lucida visione delle forze in campo, e’ arrivato il momento di rimboccarsi le maniche per continuare l’opera avviata trent’anni fa e portarla a termine”. Continua a leggere

La gestione dell’ordine pubblico a Roma nella giornata dell’Europa

di-francesco

L’oggettivo successo delle misure preventive di ordine pubblico messe in atto nella giornata di ieri in occasione delle celebrazioni del 60imo anniversario del Patto di Roma per l’Unità europea induce il nostro collega e amico Ennio di Francesco, Commissario di Polizia – indimenticato protagonista di begli episodi di servizio (vedi qui arresto di Marco Pannella nel 1975) – a un giustificato entusiasmo per il successo conseguito dalle Forze dell’ordine. Continua a leggere

Gli eroi della giustizia e del bene comune.

Giuliano

Quante e quali nazioni occidentali possono vantare il primato (che preferiremmo non avere) di tanti Servitori dello Stato i quali, per un ideale di giustizia e di bene comune, hanno messo in conto  la possibilità di essere ammazzati per il lavoro che facevano? Oltre a Boris Giuliano – della vita del quale va in onda in questi giorni una fiction televisiva – Scaglione, Terranova, Livatino, Russo, Mattarella, Chinnici, Dalla Chiesa, Cassarà, Falcone, Borsellino, le donne e gli uomini delle scorte e tanti altri. Insieme al dolore per la loro perdita, va conservato anche l’orgoglio per il nostro Paese, che ha dato i natali a una messe così preziosa di persone delle Pubblica Amministrazione. Riportiamo di seguito il link a un’intervista sulla figura del commissario Giuliano concessa da suo figlio Alessandro, oggi Questore di Lucca.

Mio padre Boris Giuliano

Gli agenti della Polizia uccisi dai brigadisti a Pietra Papa nel 1987.

Pietra Papa

Un Paese mediamente distolto dai valori più alti della convivenza civile dimentica gli episodi più eroici che hanno visto per protagonisti concittadini in divisa. Chi ricorda la strage di Pietra Papa del 14 febbraio 1987 in cui furono uccisi dalle Brigate rosse Rolando Lanari (26 anni), e Giuseppe Scravaglieri (23) della Polizia di Stato, di scorta a un furgone portavalori delle Poste Italiane? Vedi la ricostruzione di questo episodio qui sotto.

I caduti di Pietra Papa.

Un poliziotto democratico testimone di un’epoca.

Di Francesco

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Episodi degli ultimi tempi – quali la poliziotta che stringe la mano a un lavoratore dell’ILVA o il carabiniere che non reagisce alle provocazioni di un manifestante – raccontano di un cambio di mentalità e di approccio delle nostre forze dell’ordine che discende dallo spirito della nostra Costituzione repubblicana, ma non solo: c’è un processo di democratizzazione e di presa di coscienza democratica che ha attraversato due generazioni di servitori dello Stato e che ha avuto tanti protagonisti. Uno di questi è l’ex Commissario Ennio Di Francesco, noto alle cronache degli anni ’70 per aver posto in stato di fermo Marco Pannella impegnato in un atto di disobbedienza civile e di aver immediatamente dopo espresso solidarietà allo stesso Pannella: per questo subì un trasferimento punitivo (vedi qui il racconto di quell’episodio). Da tanti piccoli e grandi atti di coraggio e di intelligenza come quello è sorta una coscienza civile matura delle nostre Forze dell’Ordine. Vale la pena di ascoltare l’intervista che Ennio Di Francesco ha dato lo scorso gennaio 2016 a Radio radicale, per rievocare e raccontare quegli anni e quel movimento di idee che portò al nuovo Ordinamento della Pubblica Sicurezza, promulgato con la legge  n. 121 dell’aprile 1981 (vedi): nell’intervista, oltre che una serie di osservazioni sulla situazione attuale dei servitori dello Stato in divisa, traspare una grande e bella passione civile che conta più di tutto il resto.

Intervista di Walter Vecellio a Ennio di Francesco – 3 gennaio 2016.

Anche Maria Teresa Canessa é Pubblica Amministrazione.

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Era più naturale – infatti così è stato – che un atto di “morbido e consapevole coraggio” partisse da una donna. Senza indulgere in sproloqui inutili – vista l’enorme capacità di “racconto” che hanno le foto pubblicate sul sito del Corriere della Sera (clicca qui) – annotiamo solo che l’atto della dirigente della Polizia di Stato Maria Teresa Canessa  di togliersi il casco “una volta accertatami che era calata la tensione“, di chiacchierare con i manifestanti e di stringergli la mano testimonia di una capacità profonda di interpretare il ruolo di servitore delle Istituzioni, di coraggio di mettersi in discussione e di metterci la faccia;  orgoglio del proprio ruolo unito al rispetto di chi lotta e chiede riconoscimento dei propri diritti. Etica pubblica insomma.

Non esistono solo i fannulloni – che vanno eliminati molto decisamente – nella pubblica amministrazione. Nè l’eliminazione –  assolutamente necessaria – dei fannulloni risolve il problema della riforma delle pubbliche amministrazioni….ma questa è un’altra storia….

Anche questa è Pubblica Amministrazione.

Carabiniere

Questo carabiniere si chiamava Gianluca Sciannacca ed è morto il 10 gennaio 2016 a Ramacca (Catania), nel tragico tentativo di sventare un furto in appartamento. È morto mentre faceva il suo dovere, quello di difendere l’intera collettività, con uno stipendio di 1.300,00 euro al mese.

Anche questa é Pubblica Amministrazione e le forze di polizia di molti altri paesi non hanno questi livelli di qualità e di eroismo.

La riforma del settore della “sicurezza pubblica e contrasto alla criminalità”.

Di Francesco

Ennio Di Francesco è figlio di un Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri. Lui stesso è stato per tre anni ufficiale di complemento dell’Arma dei Carabinieri e per trentacinque anni funzionario di Pubblica Sicurezza. E’ stato tra i promotori del percorso democratico che condusse alla legge 121/81 che sancì il riscatto di dignità professionale e sociale e i diritti prima negati per “tutti i tutori dell’ordine” (vedi qui un riepilogo critico della Legge in occasione del suo trentennale). E’ autore del libro-testimonianza Un Commissario (ultima edizione Castelvecchi 2014) con prefazioni di Norberto Bobbio, Gino Giugni, Marco Tullio Giordana, Giancarlo De Cataldo e Don Andrea Gallo. ( vedi qui).

Pubblichiamo qui la nota che Di Francesco inviò al Presidente del Consiglio Renzi lo scorso anno 2014, in occasione del varo del disegno di legge di riforma delle pubbliche amministrazioni, poi trodottosi nelle Legge n. 124 dello scorso 7 agosto 2015. Il riferimento normativo di quanto allora scritto va, quindi, ricercato nelle previsioni di cui all’articolo 8, comma 1, lettera b) – clicca quiIl nucleo centrale della nota risiede nella proposta di istituire presso il Ministero dell’Interno un “Segretariato generale per l’ordine e la sicurezza pubblica” con i “poteri di ordinanza vincolante per quanto attiene al settore “ordine e sicurezza pubblica” nei confronti del Direttore di Polizia di Stato, del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e del Comandante Generale della Guardia di Finanza.

Le tesi di Di Francesco meritano un’attenta lettura ed analisi, ma…….la discussione con i Carabinieri e la Guardia di Finanza è aperta!!!

 AL PRESIDENTE RENZI