Le biografie e le funzioni dei capi di gabinetto ministeriali

I capi di gabinetto ministeriali costituiscono da sempre in Italia uno snodo decisivo nell’esercizio delle funzioni dei ministri, soprattutto nella storia repubblicana, con una continuità che resiste a tutte le vicende e alle svolte politico-istituzionali verificatesi dal 1945 ad oggi. Essi svolgono, a beneficio e in strettissimo collegamento coi ministri, un’opera di “intercapedine” fra le funzioni politiche di questi ultimi e quelle amministrative della struttura ministeriale. Continua a leggere

Il caos in arrivo sui pagamenti delle pubbliche amministrazioni alle imprese

Il pagamento sollecito delle fatture inviate dalle imprese alle pubbliche amministrazioni per beni venduti o servizi resi costituisce un dovere, innanzitutto nei confronti delle imprese stesse e un obbligo sancito da Direttive Ue (si veda l’articolo 4 del del dereto legislativo n. 231 del 9 ottobre 2002) e, da ultimo, dagli obiettivi assegnati per l’anno in corso dalla riforma 1.11. nel contesto della Missione 1 del PNRR, modificato con decisione del Consiglio Europeo del 24 novembre 2023 (vedi qui il testo integrale): in base a tali  assunti, le pubbliche amministrazioni italiane sono tenute a pagare le imprese entro non oltre i 30 giorni dal ricevimento delle fatture (60 giorni per le AA SS LL). La decisione UE demanda al legislatore nazionale italiano la previsione di idonee misure atte a conseguire l’obiettivo in questione a decorrere dall’anno 2024.

E qui casca l’asino! Continua a leggere

Le piccole guerriglie sociali sotto le spoglie di “studi”

La CGIA di Mestre (sedicente ufficio studi dell’Associazione Artigiani Commercianti e Piccole Imprese) ci delizia ogni anno di cosiddetti “report” sulla piccola amministrazione nei quali, invariabilmente, si evidenziano, con cifre e riferimenti “circostanziati”, gli sprechi annuali delle pubbliche amministrazioni. Tali sprechi sono sempre esposti in ammontare di euro nell’ordine delle centinaia di miliardi annui. Quest’anno, con lo “studio” che riprendiamo qui sotto e con somma ingenuità, si mettono a paragone gli sprechi della Pa con l’ammontare dell’evasione fiscale, associando così due affermazioni egualmente rozze.  Continua a leggere

Il Duce e la riforma della PA

Anche Benito Mussolini, duce del fascismo, fu coinvolto nel suo piccolo in una delle tante fallite riforme della nostra burocrazia pubblica. Addirittura nel suo caso egli ne bloccò una sul nascere e comandò di bruciare tutte le copie del progetto scritto nei forni del Poligrafico dello Stato. Continua a leggere

Lo scandalo “Verdini” visto nell’ottica della burocrazia pubblica

Questo sito segue da sempre le vicende della pubblica amministrazione in un’ottica impermeabile alle dispute fra parti politiche, convinti come siamo che il buon funzionamento della sua pubblica amministrazione sia interesse generale del Paese, quindi non associabile a questa o a quella compagine politica. Anche nel caso dell’ordinanza cautelare nei confronti di Tommaso Verdini e altri – che riempie le prime pagine dei giornali in questi giorni – ci asteniamo da qualunque considerazione riguardante i risvolti politici che sono sotto i riflettori. Ciò che ci interessa è la lettura di una ricorrente logica corruttiva che si ripete immutata nei decenni, qualunque sia la compagine politica presente al governo del Paese. Continua a leggere

La riorganizzazione del Ministero della Cultura

A costo di apparire sciatti e superficiali, ci appare inutile un qualunque esame specifico sul riordinamento in corso della struttura organizzativa del Ministero della Cultura, solo due anni dopo la precedente riorganizzazione (vedi qui il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 giugno 2021, n. 123). Continua a leggere

Ma il whistleblowing in Italia funziona?

Il “whistleblowing“, termine inglese al quale si può a malapena far corrispondere l’italiano “soffiata” é una modalità importata dagli Stati Uniti e ufficialmente introdotta nel nostro ordinamento nell’anno 2017 (vedi qui la legge 20.11.197, n. 179, che aggiunse l’articolo 54bis al decreto legislativo 165 sull’ordinamento del lavoro pubblico, ora abrogato dal recentissimo d. lgs. 10.3.2023, numero 24) che abilita chiunque venga a conoscenza di violazioni di legge (europea e/o nazionale) a effettuarne segnalazione a un’autorità pubblica appositamente competente (nel caso italiano l’ANAC – Autorità Nazionale Anti Corruzione), affinché vengano effettuate le indagini del caso. Continua a leggere

Guido Melis: le funzioni dei capi di gabinetto ministeriale

Fra le numerose realizzazioni del prof. Guido Melis a proposito di storia della burocrazia del nostro Paese hanno un posto di grande rilievo le biografie e le interviste da lui condotte insieme al prof. Alessandro Natalini ai capi di gabinetto dei ministeri dal 1861 ai giorni nostri, delle quali il nostro sito si è spesso occupato (vedi per esempio qui). Continua a leggere

Cassese, l’Expo 2030 e la città morta.

Il professor Sabino Cassese, solitamente molto controllato nelle esternazioni e nei giudizi, di fronte alla bocciatura della candidatura della città di Roma per Expo 2030 reagisce, non da cattedratico, ma da uomo della strada e chiede ai francesi di fornire una ghigliottina da utilizzare per il povero sindaco Gualtieri. Il suo articolo, pubblicato da Il Foglio del 30 novembre 2023, va letto in spirito goliardico (fino a un certo punto, però….). Continua a leggere

Il lavoro nelle Autonomie Locali – convegno ANCI

Periodicamente il mondo accademico e gli amministratori pubblici s’impegnano nell’impossibile: trovare un “perchè” alla legislazione del lavoro pubblico avviata trent’anni fa e impropriamente chiamata della “privatizzazione del pubblico impiego” Continua a leggere

Chi paga il welfare e le statistiche della povertà

Le riflessioni che seguono possono forse sembrare “provocazioni”, ma il confronto fra i dati relativi alla denuncia dei redditi e quelli ISTAT sulla povertà si presta a conclusioni inaspettate, ma non inverosimili.  1a domanda: chi (nel senso dei percettori di reddito che “pagano le tasse”)  sostiene in misura preponderante il finanziamento del welfare? 2a domanda: è poi cosi’ vero che in Italia la percentuale di poveri o a rischio di poverta’ è del 25% (venticinque per cento) della popolazione residente? Continua a leggere

Il danno pensionistico arrecato al personale pubblico

L’articolo che pubblichiamo –  oltre che svolgere considerazioni in linea con molteplici altre prese di posizione (vedi qui, qui, qui, qui e qui ) –  presenta tre tabelle di proiezione del DANNO CERTO  che subiranno i lavoratori del servizio Sanitario Nazionale, delle Amministrazioni regionali e comunali e di molti Enti Pubblici non Economici ove il Parlamento approvasse l’articolo 33 del disegno di legge di bilancio 2024 (vedi qui il testo integrale). Il ddl in questione opera una decurtazione che non tiene conto delle ragionevoli e decennali aspettative di un diritto da parte di centinaia di migliaia di dipendenti pubblici. Continua a leggere

Cassese e il PNRR – più luci che ombre

Consideriamo le osservazioni del prof. Sabino Cassese – presenti nell’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” –  una vera e propria lectio magistralis, per il riferimento al METODO che l’attuazione del PNRR ha imposto al sistema economico e burocratico pubblico italiano. Non cavilli e codicilli, ma “vincolo esterno” a conseguire obiettivi di risultato entro un certo  termine. Continua a leggere

Prime considerazioni sul ddl bilancio 2024

Pubblichiamo alcune “prime considerazioni” in merito al disegno di legge n. 926 presentato al Senato in data 30 ottobre u.s. (Vedine qui il testo). Continua a leggere

Principi di economia e cittadino

In un articolo dalla forma didascalica e dall’intonazione mai di parte, come d’uso in questo sito, Giuseppe Gasparini cerca di disegnare una sintesi essenziale dei problemi economico/finanziari attualmente in campo nel nostro Paese e dei loro riflessi sulla vita delle persone. Continua a leggere

Giorgio Napolitano e la pubblica amministrazione

Alle tante rievocazioni della figura di Giorgio Napolitano ne aggiungiamo un’altra, che può illuminare sul pensiero del defunto Presidente della Repubblica a proposito della pubblica amministrazione. Continua a leggere

La pubblica amministrazione post-unitaria, un ambientino niente male.

I cultori della materia burocratica trovano spesso sul sito dell’IRPA gustose raffigurazioni – a cura del prof. Guido Melis – di protagonisti di una pubblica amministrazione ormai (fortunatamente) scomparsa: quella del periodo post-unitario, epoca in cui sul territorio italiano vigeva il comando quasi assoluto dei Prefetti, dipendenti del Ministero degli Interni e detentori in provincia di tutti poteri governativi. Continua a leggere

Il funzionamento ambiguo dell’informatica del Servizio Sanitario Nazionale

Gli strumenti digitali adottati dalle amministrazioni pubbliche, a carico del contribuente, possono rispondere alla necessità delle collettività amministrate oppure fallire in questo compito. Ancora più complessa questa materia quando un sistema informativo “appartiene” a più soggetti pubblici, ciascuno espressione di prerogative istituzionali conferite dalla Costituzione. E’ il caso del sistema informativo del Servizio Sanitario Nazionale. Continua a leggere

La chiusura di una biblioteca pubblica.

Il fatto è accaduto a Sassari e sta ricevendo notorietà perché coloro i quali vogliono “chiudere” la biblioteca del Dipartimento di Storia dell’Università non hanno fatto i conti col fatto che uno dei suoi fondatori risponde al nome di Guido Melis, massimo storico della pubblica amministrazione italiana, nonché uno degli intellettuali più in vista e rispettati di quella città. Continua a leggere

La morte di Giorgio Rembado, presidente della Federazione Funzione Pubblica CIDA

Il professor Giorgio Rembado, deceduto lo scorso 3 settembre dopo una lunga malattia, è stato una figura di altissimo profilo nel panorama della dirigenza pubblica del nostro Paese. Entrò giovanissimo nella Federazione sindacale dei dirigenti e dei professionisti pubblici, incorporata nella grande famiglia della Confederazione Italiana dei Dirigenti d’Azienda – CIDA – che riunisce in sè le rappresentanze sindacali di più di centomila dirigenti pubblici e privati. Continua a leggere