Il colpo di Stato avvenuto nel 1997 con l’introduzione del Patto di stabilità.

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Giuseppe Guarino, di anni 92, professore emerito  di diritto pubblico dell’economia, Ministro delle Finanze nel Governo Fanfani VI e dell’Industria nel Governo Amato, non può esattamente essere considerato un “black bloc”, un “indignato”  o un “No TAV”. Eppure quest’uomo anziano dal prestigio unanimemente riconosciuto non esita a definire un “colpo di Stato” non cruento l’entrata in vigore del Regolamento n. 1466 del  7 luglio 1997 con il quale fu introdotto il “Patto di stabilità e crescita” nell’area dei paesi UE. L’accusa formale è quella di aver contravvenuto ai principi contenuti nel Trattato dell’unione europea – in particolare gli articoli 103, par 5 e 189 C; in sostanza l'”accusa formale” sviluppa un ragionamento – che è difficile non condividere visti gli andamenti dell PIL europeo dal 1999 in poi – secondo il quale quel Regolamento, così come congegnato, ha sacrificato la possibilità – e la sovranità – di vari Stati aderenti di poter attivar meccanismi di crescita delle loro economie.

Per un utile approfondimento del tema rimandiamo al sito “le formiche.net” sul quale é pubblicato un saggio in 5 puntate sulla questione dell’illegittimità del PSC

Giuseppe Guarino – Saggio di verità sull’Europa e sull’euro

Intervista del prof.  Guarino a Italiaoggi – 25 ottobre 2013

Civium libertas – recensione al libro “Cittadini europei e crisi dell’euro” – G. Guarino 2014

Trattato di Maastricht 1992 – testo

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La lettura del “Trattato di Maastricht”- Trattato sull’Unione europea firmato il 7 febbraio 1992 – riveste un interesse puramente storico e tecnico-giuridico, perché le disposizioni ivi contenute sono state sostituite da due trattati internazionali – il TUE (trattato dell’Unione europea) e il TFUE (trattato sul funzionamento dell’Unione europea), firmati a Lisbona il 13 dicembre 2007 ( da cui la locuzione “Trattato di Lisbona”) ed entrati in vigore il 1° dicembre 2009 (ratifica nell’Ordinamento giuridico italiana con la legge 2 agosto 2008, n. 130, su G.U. n. 185 dell’8-8-2008 – Suppl. Ordinario n. 188) – Vedi qui i due testi.

Per un riepilogo sintetico delle fonti del diritto dell’Unione europea clicca qui.

http://it.wikipedia.org/wiki/Trattato_di_Maastricht

 Testo del trattato di Maastricht

WTO e Unione europea: incompatibilità di sistemi?

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Dario Ciccarelli è un dirigente pubblico, già rappresentante per l’Italia del Ministero del Commercio con l’estero presso l’Organizzazione mondiale del Commercio (WTO). Nel suo recente libro, la cui copertina si riproduce qui sopra, l’Autore espone una tesi esplicitamente dirompente che riportiamo con le sue stesse parole: “..poiché sussiste una palese incompatibilità, fisica ancor prima che giuridica, fra l’Organizzazione mondiale del Commercio e l’Unione europea, occorre prendere atto che il 15 aprile 1994 il Trattato istitutivo dell’Organizzazione mondiale del Commercio cancellò la ragion d’essere dell’Unione europea e abrogò i trattati comunitari. Per l’ìItalia a tale abrogazione provvedeva la legge n. 747 del 29 dicembre 1994 con la quale il Parlamento italiano ratificò il trattato istitutivo dell’OMG-WTO.” La radicalità di questa posizione, più che alle speculazioni politiche che potrebbero essere imbastite sul punto se una tesi siffatta ricevesse ulteriori consensi sul suo fondamento “filologico-giuridico” (sul punto si vedano anche le opinioni di noti giuristi, riportate dall’Autore sull’articolo di sintesi del suo pensiero pubblicato nell’aprile 2014 sulla “Rivista della cooperazione giuridica internazionale” – vedi qui) , a noi ha fatto pensare immediatamente alla dimostrazione storica, operata da Lorenzo Valla nel ‘400, della falsità della “donazione di Costantino“, atto giuridico apocrifo del 315 d.C. sul quale si era fondato l’intero impianto giuridico del potere papale del Medio-Evo. Lungi dall’intento di schernire con questo richiamo la tesi giuridica dell’Autore, il paragone intende piuttosto riportare questi argomenti in un contesto di lettura storica e politologica: qualunque impianto giuridico formale – in ispecie quelli regolatori, non di un territorio geografico definito, ma del “mondo” – soffre quasi per definizione della difficoltà di “rappresentare”, di “racchiudere in sé ” , di “porre in equilibrio” la molteplice varietà di interessi e di complessità che cerca di regolare. Ancora più multiforme si manifesta un panorama giuridico nel quale sono in campo 159 Stati (il WTO),  27 dei quali sono vincolati fra loro da un altro trattato “specifico” (L’Unione europea). L’apporto che il giurista può e deve arrecare in tale contesto è quello dell’immissione della razionalità del pensiero – che si fa norma – nella complessità del reale. In questo senso risulta prezioso, non solo il pamphlet che ci regala Dario Ciccarelli, ma anche il dibattito di altissima qualità che ne é seguito fra giuristi e politici, in occasione della presentazione del libro alla Camera  dei Deputati lo scorso 29 ottobre 2014 – vedi Programma ufficiale . Pubblichiamo la registrazione integrale del dibattito assunta dal sito  salvo 5 punto zero – clicca qui.

Oltre ai molteplici spunti su questioni fondamentali di diritto internazionale, pare di toccare con mano anche in questa occasione un dato, di natura giuridica ed extra-giuridica insieme: l’insofferenza e i dubbi che si addensano nel pensiero dei più su un impianto  – quello dell’Unione europea- che è sostanzialmente caratterizzato da “cessioni progressive” di sovranità nazionale: “la sovranità si cede in toto, nella sua integralità, oppure no” ha opportunamente osservato Augusto Sinagra. La verità che ci consegna l’onesta valutazione dell’esistente è quella di un ordinamento giuridico federale incompiuto, perennemente in mezzo al guado, che nel periodo più ambiguo della sua storia si presenta come un mostriciattolo inconcludente, gestito da una congrega di soggetti statali e nazionali diffidenti uno dell’altro. Un panorama indegno delle giuste ambizioni di Altiero Spinelli e dei  Padri fondatori dell’Europa unita.

Giuseppe Beato

Organizzazione mondiale del commercio (WTO) – Accordo di Marrakech

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L’accordo di Marrakech, Marocco,  firmato il 15 aprile 1994. L’accordo sancì la nascita dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (detto anche World Trade Organization), che entrò in vigore dal 1º gennaio 1995.

 Accordo istitutivo del World Trade Organization – Testo

OMS – Principi internazionali della salute

oms_logoPubblichiamo una rassegna dei documenti più significativi emanati dall’Organizzazione mondiale della sanità (VEDI) dal 1978 (dichiarazione di Alma Ata) ad oggi.

 I principi internazionali della salute

Particolarmente significativi “la Dichiarazione della Sanità mondiale” – HEALTH 21 – adottata  nel maggio 1998 e il documento finale della 1a Conferenza internazionale sulla promozione della salute, tenutasi ad Ottawa nel Canada nel novembre 1986, che fissò le linee guida che dovevano ispirare la politica degli Stati e L’Organizzazione mondiale della sanità a favore della Salute per Tutti per gli anni 2000 e oltre.

Dichiarazione di Alma Ata del 1978.

HEALTH 21 – 1998.

La Carta di Ottawa del 1986.

LA CARTA DI TALLIN (2008)